Ciao Anna Rita,
felice di sentirti di nuovo.
Non so bene cosa rispondere. La frase di Hesse, la sento molto più vera, rispetto a quella di Antonacci.
E' tanto che non leggo Steiner, ma ho ricordi riguardanti la questione del Doppio (piccolo guardiano della soglia). Ricordo (quello che dico necessita di essere verificato) che Steiner parla di un essere formatosi a nostra immagine, ma un po deformato, esso acquisisce una dimensione sempre più importante, in quegli spazi di mancanza di amore, che noi stessi abbiamo omesso. Il nostro non-amore (che potremmo identificare con il vero male a noi ascrivibile), quel vuoto d'amore viene riempito da questo essere.
Poiché amare ci tranquillizza, ci placa, ci da equilibrio, quando non amiamo, giudichiamo, ci incazziamo, abbiamo paura, produciamo delle emozioni forti e disarmoniche. Ecco di tali emozioni, si nutre quest'essere. Noi l'abbiamo cresciuto con la manna che produciamo e ora è parte di noi.
Il nostro compito non è distruggerlo, ma redimerlo. Saper controllare la nostra emotività e la condizione base, per avviareun rapporto con questa parte oscura di noi.
Ricordo che tanti anni fa scrissi dei versi a riguardo:
CITAZIONE
Lebbra
Di troppe omissioni il corpo sgocciola.
Un doppio silente prese quel posto:
calloso guscio al mondo preposto,
crea una forza che in me s'avvincola ...
e il sangue malato, nel corpo coagula
il distillato d'un Io già deposto:
"tu chi sei uòmo? io nòn ti conosco!"
maschera molle di pelle pendula.
In giorni e giorni silenti e frastorni
volontà ferma, ch'assedia indefessa,
dell'anima mia dippiù s'impossessa:
sicché sterile idea, tu mai t'incarni.
Stasera mi vedo e scorgo sconvolto
nel negativo d'un lampo notturno
prima dell'onda che ingoia nel sonno
'l baleno che schiara il fianco sepolto,
quello mio vero, quello che è sotto:
sbranato brandello: lebbra e disastro
- a volte Io vedo, la scia di quel mostro -
e grave terrore fiata tradotto:
Confondi la mente, astùto figliastro!
quello ch'è fuori, ritorni lo sfondo!
che'l cor ancora 'l vero non règge!
Incantati anima, al finto secondo!
e la mia mente s'aggrappi al pilastro,
che dello specchio restin le schegge.
Allora non ero ancora pronto ad affrontare questa problematica, chissà se oggi sarei in grado ...
Tu parli di un legame tra male e amore, ma al concetto di amore preso come un centro, possono essere tracciati tanti raggi, nelle più varie direzioni possibili:
amore --> estate
amore --> sesso
amore --> sacrificio
amore --> gioia
ecc.
il fatto che la tua attenzione, si sia posata sulla direttiva amore --> male, potrebbe significare che questa è la problematica che senti più impellente e il periodo autunnale che sta per arrivare, è il più opportuno per iniziare un processo di centramento, che potrebbe portare a un più equilibrato rapporto con con questa parte più difficile da interfacciare.
Tanti auguri, Anna Rita
Pierfrancesco