Ciao Andrea, intanto ti ringrazio per il tuo dare nuovi stimoli di confronto, innanzi tutto a me, che giorno dopo giorno, come un
vecchio spirituale, sto lentamente sclerotizzando il mio pensare, che diventa sempre più stanco di concedere "possibilità future" all'incarnazione del mandato steineriano.
Come anche Steiner aveva preannunciato, è nella stessa cerchia dei più stretti, di coloro che lo hanno esaltato, e io mi sento uno di questi, che la
delusione derivante dalla mancata realizzazione delle proprie aspettative, si rivolta in una critica serrata, quasi un odio, nei confronti del maestro.
E in queste grige giornate invernali, queste tue parole, mi fanno pensare solo a nostre idealizzazioni:
CITAZIONE (mitteleuropeo @ 20/1/2018, 13:42)
...in senso spirituale, le fiamme del Goetheanum ... si metamorfosarono in qualche modo nei Mondi Spirituali e "tornarono" nei versi mantrici della Meditazione della Pietra di Fondazione: Processo misterioso di somma alchimia spirituale,,,,,ciò che era "sparso" in modo "espressionista" nelle forme e nelle pitture del Ligneo Sacro Edificio si "fusero" nei versi della "Pietra" e da allora sta alla coscienza sveglia di OGNI uomo di "buona voilontà" penetrare in essi ...
Durante questo Natale, mi è capitato di non percepire quella pace, quella sensazione di calma, di ordine, quel collegamento al divino, che in passato ho più volte percepito in questo periodo. Percepito nonostante la macchina consumistica del Natale, che qui a Roma è molto pervasiva.
In passato ricordo di aver letto alcuni esperimenti che Masaru Emoto o qualcun altro, effettuarono sulla cristallizazione dei liquidi, lasciati reffreddare accanto a biglietti con scritte quali "amore" o "odio". Le scritte di "pace", "amore" ecc. provocavano cristallizazioni in forma regolare, le atre no. Ma accadeva che durante le 13 notti sante, una "forza" generale di amore, faceva cristallizzare tutto in forme regolari. Credo che anche Scaligero scrisse qualcosa del tipo: nel periodo di Natale, anche il tempo atmosferico si ferma, c'è una calma generale.
Ebbene durante queste feste, secondo il mio punto di vista (naturalmente limitato), tutto questo non c'è stato. Venti fortissimi, piogge, assenza di quiete. Eppure le feste sono passate come gli altri anni, giornate con i parenti, partite a mercante in fiera, abbuffate di panettoni, e cene con gli amici.
Anche la vecchia ma sempre cara "Astro del Ciel", mi rimaneva "lontana": le parole
...Luce dona alle genti, pace infondi nei cuor!, così tanto simili ai bei versi della "pietra", sembravano un bla bla bla.
Il Natale, i suoi riti, la sua magia, non sono stati in grado di modificare quel pessimismo covato nella visione dell'attuale declino dell'uomo in senso arimanico. La fiducia che i versi della meditazione, possano modificare l'immanente stato delle cose, sembra svanire lentamente, e la "buona volontà" è ormai arrivata agli sgoccioli.
Sento che le tecnologie arimaniche, delle quali ormai siamo dipendenti, risucchiano le nostre forze, e che dopo una pesante giornata di lavoro, la stanchezza e la sfiducia prendono il sopravvento sulla "buona volontà".
E il fatto di non vedere novità in campo antroposofico: facebook pullula di copia/incolla di Steiner, tanto è vero che non appena vedo la scritta "Rudolf Steiner" o la sua foto, vado immediatamente avanti.
Tu hai fatto bene a scrivere la tua versione sull'operato massonico di Steiner, così da distinguere nettamente la sua iniziazione da quelle virtuali massoniche agli occhi dei non addetti, ma da quello che vedo io, il problema è più profondo: "la via del penare libero dai sensi, è effettivamente percorribile?".
Quanti di noi l'hanno iniziata, ma non sono stati capaci di portarla a compimento? Troppi.
Quanti hanno iniziato e hanno svalvolato? Parecchi.
Mi dispiace dire tutto questo, in perfetta contrapposizione al tuo ottimismo nei confronti del futuro, spero che una nuova speranza possa nascere nella mia anima.