Apocalisse ed Agire Sacerdotale - SEDICESIMA CONFERENZA - Dornach, 20 settembre 1924Miei cari amici! Desidererei ora ritornare indietro a qualcosa, per poi da
ciòquesta concludere la nostra trattazione. Ho posto l'attenzione su come in effetti,
sequalora lo si consider
ai giustamente, si rivela
come degno di nota
il fatto che, negli aneliti incoscienti dell'anima umana, viva un forte bisogno verso la spiritualità e ciò che accade alla superficie, che viene vissuto esteriormente sul piano fisico, in fondo è qualcosa del tutto diverso, da ciò che in verità accade nelle anime degli uomini d'oggi. Ora desidererei dire
che, proprio oggi c'è
perciòquindi, un fatto sbalorditivo. Alcuni giorni fa, ho citato come prenda progressivamente forma, attraverso le domande postemi dai lavoratori, in maniera degna di nota, il contenuto delle mie conferenze per gli stessi lavoratori e come, in effetti, qui può venire visto qualcosa a partire dai desideri che si sviluppano. E ho posto l'attenzione sul fatto che, oggi si può parlare alla gente, a partire dallo spirito dell'Apocalisse, se soltanto si trova il tono corrispondente. Se non si giunge subito all'Apocalisse, s
ie ne può parlare come fra di noi, a partire dallo spirito di questa.
Ora si è raggiunto il presente
fatto sbalorditivo: il fatto di esser giunti, nella conversazione odierna, a qualcosa che ho da dirvi e che si delinea dall'intero contesto. E questa mattina, quando ho tenuto la mia conferenza ai lavoratori, in cui era stato completamente già deciso quello che dovevamo trattare oggi, venne posta dai lavoratori una domanda per cui, diveniva necessario esprimere delle cose riguardo le scienze naturali che avevo intenzione di esprimere oggi di fronte a voi. Qui, vedete come siano presenti degli
effetti sotterranei, vedete come ciò che qui accade in maniera reale e spirituale, lì provochi aneliti che altrimenti, non sarebbero presenti
[!?!].
Lì, non si sarebbe mai giunti a tenere la conferenza odierna in tal modo, se non si fosse parlato
qui dell'Apocalisse. E tuttavia, lì si è tenuta la conferenza su di una domanda che è stata posta, che però io non conoscevo esteriormente. In effetti, vorrei mostrare come il nostro tempo
vienevenga afferrato da una vita spirituale che
di solito è presente,
frequentemente, soltanto nel subcosciente e soprattutto come ciò riguardi il sacerdote che deve cercare, in che modo dalle anime, diviene palese l'inclinazione di prestare ascolto allo spirituale.
Ora, dovremo qui riflettere in maniera tale che ciò accada con lo spirito dell'Apocalisse. Forse oggi, qui
[voi] siete la realtà da cui devo partire, ma questa mattina dovevo accennare a questa questione a partire da dei punti di vista del tutto diversi, accennare a qualcosa sullo stesso argomento.
Certe cose devono essere prese sul serio, sono importanti. Vedete, miei cari amici, in effetti dobbiamo domandarci:
desidererei dire, come piùquanto intima sia la terminologia dello scrittore dell'Apocalisse. Sulla base di ciò che ho già detto e se voi raccogliete tutto ciò che è stato detto, capirete che lo scrittore dell'Apocalisse, quando parla
suriguardo a come l'uomo si trova all'interno del mondo intero, ha di fronte a sé, in fin dei conti, una unità fra il mondo stellare e quello terrestre, e tale da collegare ciò che è essenzialmente umano, tanto al mondo stellare che a quello terrestre.
Ora vedete, si tratta di dover
e fare accenno anche all'intera realtà che, lo scrittore dell'Apocalisse intende, quando parla delle bestie, della
bestia a sette teste
Ap 12,3.13,1.17,3.17,7.17,9 e della
bestia con due corna
Ap 13,11 . Fino ad ora, abbiamo fatto accenno puramente a ciò che è esperibile in una maniera interiormente umana. Troverete ovunque che, laddove lo scrittore dell'Apocalisse parla in maniera tale da parlare delle
stelle fisse,
qui parla dello
spirito divino, nella maniera in cui se ne parlava ancora per tutto il medioevo. Quando parla delle
stelle erranti, dei pianeti, parla qui delle
intelligenze angeliche, di intelligenze che portano carattere angelico, carattere gerarchico. Anche quando parla di
animali, intende qualcosa di altrettanto concreto. Riferendosi all'
entità dell'uomo, egli lo rende partecipe tanto al cielo delle stelle fisse e dei pianeti quanto, anche però, a ciò a cui nella sua intera evoluzione sta come base all'animalità: animali che giocano continuamente un certo ruolo nell'Apocalisse.
Che cosa mai sono questi nella realtà esteriore del mondo?Ovunque lo scrittore parli di
animali, parla propriamente
della forza e dell'azione delle comete. E se soltanto voi ora conosceste questa terminologia, vi si schiuderebbe un pò della luce su ciò che il redattore dell'Apocalisse già sapeva sulla
natura delle comete, cosa che poi è stata completamente seppellita. Per questo motivo vogliamo prendere in considerazione, in rapporto con l'Apocalisse, la natura di ciò che è cometa. Vorrei rappresentarvelo a questo modo: vedete, se si prende semplicemente il
sistema copernicano nel modo in cui oggi viene trattato a scuola (viene fatto un <a href="javascript:mostraDisegno('tav11');">disegno alla lavagna)
(44): Sole, Mercurio, Venere, Terra, Marte, poi, Giove, Saturno e in aggiunta si possono calcolare Urano e Nettuno,
poi si trova una regolarità tanto calcolabile che - se non si fanno gravi errori nel calcolo e si prendono in considerazione anche le cose a cui vanno sempre aggiunte delle correzioni - si deve soltanto dirigere il cannocchiale nel punto dato dal calcolo e là, nel cannocchiale, si trova la stella. Queste sono cose calcolabili. Ora però, all'interno di questo sistema planetario ci sono diverse traiettorie di
comete. Queste traiettorie si possono calcolare per molte comete, e questi calcoli danno degli strani risultati, tali, desidererei dire, da poter portare qualcuno fuori di senno, se li si prende tanto semplicemente come essi risultano dall'attuale calcolo astronomico.
Era l'anno 1773 quando venne reso noto a Parigi che
Lalande, il famoso astronomo, avrebbe tenuto all'accademia una conferenza sulle comete
(45). Si diffuse la voce che egli avrebbe dimostrato che proprio nell'anno 1773 avrebbe avuto luogo uno scontro fra una cometa e la Terra: calcolando la traiettoria della cometa, ne sarebbe conseguito che questa traiettoria avrebbe incrociato quella della Terra, da cui ne sarebbe risultato lo scontro. Dovete farvi una rappresentazione della disposizione dell'uomo a quel tempo. Attraverso questa voce, un panico spaventoso scoppiò a Parigi, specialmente dopo la notizia che la polizia, che è sempre al suo posto, non avrebbe potuto far- altro che proibire questa conferenza. Sotto l'impressione di questa voce, vi furono aborti spontanei e parti prematuri in gran quantità, decessi di malati gravi e i sacerdoti cattolici ebbero enormi entrate impartendo assoluzioni, perché tutta la gente corse al confessionale, volendo ricevere i sacramenti prima che il mondo soccomba. Per il fatto che questa conferenza non ebbe luogo, non si sa che cosa Lalande avrebbe proprio voluto dire. Ora, il calcolo di Lalande era giusto fino a quel punto. Il calcolo non poteva nient'altro che attestare che una certa cometa avrebbe incrociato l'orbita terrestre e che, se avesse colpito la Terra, attraverso l'urto, quasi certamente le masse marine avrebbero dovuto scorrere dall'equatore con enormi inondazioni verso le masse continentali che si trovano fra il Polo Nord ed il Polo Sud. Il peggio non è accaduto, ma
il calcolo era giusto.
Ciò che qui sta alla base, non si può spiegare miei cari amici, se non consideriamo la cosa per un'altra cometa, la famosa
cometa di Biela (46). A ragione, nel 1832, si osservò con grande attenzione la traiettoria della
cometa di Biela e tutto ciò che si lasciava profetizzare matematicamente a partire dalla traiettoria di questa. E l'apparizione di allora di questa cometa dimostrava tutti i calcoli. La cometa si accostò tanto vicino alla Terra che si disse: ogni volta si accosta più vicino alla Terra, un giorno diverrà pericolosa - E siccome la cometa di Biela appare ogni sei o sette anni in modo tale da giungere nelle vicinanze della traiettoria terrestre, il fenomeno venne seguito particolarmente negli anni quaranta del secolo scorso con enorme attenzione, perché allora la cometa, secondo i calcoli, si sarebbe accostata tanto vicino alla traiettoria terrestre, da essere tredici volte meno distante della Luna dalla stessa traiettoria terrestre. Allora, era proprio una cosa cattiva. Quando la cometa continuò a giungere sempre vicino alla traiettoria terrestre, gli osservatori astronomici osservarono che
diveniva sempre meno luminosa tanto più era vicina. Quando nel 1846 la si poté riosservare si verificò che la cometa quando
si venne pericolosamente nelle vicinanze della Terra, non soltanto era meno luminosa, bensì che ve ne erano due;
si era divisa in due pezzi, si era separata. Gli anni sessanta non furono buoni per l'osservazione, ed ora si era di nuovo curiosi per la prossima apparizione della cometa che doveva avvenire nel 1872. Poiché, se i calcoli battevano tanto bene, come battevano bene nel 1773 per la cometa di Lalande, avrebbero dovuto allora avvenire proprio le cose più terribili per la Terra. Io, allora, ero ancora un piccolo ragazzino nel 1872, ma mi ricordo ancora molto precisamente come, ovunque, nel posto dove mi trovavo, ma naturalmente anche in altri posti, venivano vendute delle brochure:
Il mondo sta per crollare. Sul crollo del mondo, allora se ne parlò e se ne scrisse molto. Si aspettava questo avvenimento con una certa paura, senza poter citare ora una statistica sui parti abortivi, i casi di morte e le assoluzioni. Giunse questo giorno - so di ricordare molto bene come si aspettava tutto con eccitazione - e si vide che
la cometa non ritornò più. Al suo posto comparve la più meravigliosa e stupenda
pioggia meteorica. Una caduta di meteore proprio meravigliosa, come se un fuoco notturno cadesse sulla Terra generando molte scintille. La cometa si era divisa in due parti e poi ancora sbriciolata in ancora più piccoli pezzettini che potevano venire raccolti dall'atmosfera della Terra che vennero legati all'essere della Terra. Aveva percorso la sua strada, per venire assorbita dalla Terra.
Ora, vedete, apparve allora, nel 1872, una trattazione dell'importante astronomo
Littrow che era molto interessante
(47). Oggi posso soltanto consigliarvi di occuparvene,
è interessante al massimo grado, con calcoli sottili, che
acconcordavano precisamente. Qui sulla questione aveva scritto un uomo illuminato. Egli ha imbastito un calcolo e contemporaneamente ha vagliato tutte le cose. Egli ha calcolato approfonditamente che, con la collisione del 1832, una grave sciagura non sarebbe potuta accadere, ma la cosa sarebbe stata tale che, se si mantenevano fermi tutti i rapporti come allora quando si calcolò la traiettoria della cometa, quando la cometa era ancora una e non era spezzata, avrebbe dovuto fare la sua comparsa assolutamente una catastrofe nel 1933. Cioè, se la cometa sarebbe rimasta tale e quale, avrebbe fatto la sua comparsa assolutamente la catastrofe nel 1933 nella quale tutti i mari si sarebbero riversarti in tali giganteschi flutti
tale che, tutta la vita sulla Terra avrebbe dovuto perire.
Ma la cometa si è dissolta prima, è stata raccolta dalla Terra in particelle, la Terra si nutre di questa sostanza cosmica. Ed invece di aver luogo la collisione nel 1933 - non ne siamo molto distanti -
ciò che la Terra ha già raccolto, verrà spiritualizzato attraverso altre sostanze e lo spirituale salirà. Miei cari amici, così sale d
ai tempo in tempo nella Terra, l'elemento spiritualizzato proprio delle comete.
Ora voglio spiegarvi che senso ha tutto ciò. Ha un senso profondo nelle
relazioni cosmiche. Ho spesso dato rilievo ai fatti che sono accaduti durante l'inaugurazione della ferrovia. Non è accaduto soltanto che il ministro delle poste berlinese, quando si fece la proposta che si dovesse costruire una ferrovia, dicesse che, egli ogni settimana mandava due carrozze postali e nessuno vi sedeva dentro, che senso aveva quindi il costruire una ferrovia, bensì è accaduto che ad un collegio medico a Norimberga venne richiesta una perizia, se si dovesse costruire la ferrovia da Norimberga a Fürth
[10 Km] ed il collegio medico
ha datodiede il seguente giudizio: no, non si doveva costruire nessuna ferrovia, perché i nervi degli uomini ne avrebbero sofferto spaventosamente; gli uomini non potevano essere esposti a tutto ciò, senza che ne soffrissero poi di danni al corpo e all'anima. Se però
[ci] si sentiva costretti, così disse il collegio, a cedere alla pazza pressione degli uomini, si dava per lo meno il consiglio di erigere a destra ed a sinistra delle rotaie delle alte tramezze di assi affinché i contadini non ricevessero delle commozioni celebrali. L'erudito collegio di Norimberga diede allora questo voto scientifico. Oggi se ne ride, perché si pensa
a come la gente allora era di spirito ristretto. Però - e l'ho già citato anche più spesso - non posso scoppiare dalle risa nello stesso senso perché, allo stato della scienza di allora, l'erudito collegio aveva ragione. Veramente, se si prende l'arte scientifica di allora, non si può dire altro che quanto segue:
quando la gente va in ferrovia, rovina i propri nervi. Ciò
è vero sino ad un certo punto. Se comparate i nervi attuali degli uomini, con i nervi degli uomini precedenti,
riceveretetrarrete un piccolo punto di riferimento, per non dare del tutto torto ai medici di Norimberga. Perché ho sentito sempre per certo, che gli abitanti di Norimberga non impiccano nessuno che prima non hanno. E così sono del parere che non avete bisogno di un'altra scienza di quella che già avete - il dott. Rittelmeyer mi darà ragione. Così in realtà, la scienza non diceva altro - e
ne avevaa ragione - che quanto segue: in effetti, se non vi fosse nessuna cometa, gli uomini non avrebbero potuto sopportare le richieste che vengono poste per vie traverse, attraverso il
corpo astrale se, questo stesso corpo astrale, che rappresenta l'animalità nell'uomo, non subisse di continuo la sua correzione, la sua giusta terapia, attraverso ciò che tramite le sostanze assorbite dalle comete, viene di nuovo irraggiato sulla superficie della Terra e agisce sulle facoltà umane, a mo' di pareggio.
Vedete, qui avete posto l'uomo all'interno del cosmo in una maniera degna di nota. Ora, si descriva qualcosa di simile alla
cometa di Biela del 1872:
fuoco cade dal cielo
Ap 13,13.20,9, la Terra lo accoglie, in modo tale che chi può vedere spiritualmente, vede come ritorni nuovamente qualcosa ed influenzi il corpo astrale umano, in senso favorevole o sfavorevole.
Vi sono comete che influenzano l'uomo in modo, come ho descritto prima, da pareggiare terapeuticamente la sua nervosità e tali da incatenare le forze selvagge del corpo astrale quando riemergono, dopo che la Terra le ha assorbite. Così
lo scrittore dell'Apocalisse guarda le apparizioni delle comete e nel contempo, descrive le apparizioni delle stesse comete con gli animali: egli le pone parallele, perché esse si fanno porre parallele, a seconda dei loro fenomeni, le pone parallele alla
bestia a sette teste perché allora, a quel tempo, erano molto più in relazione con il fisico e perché in effetti,
in una cometa che era spezzata in sette parti venne ad espressione, in maniera celeste, ciò che accadeva sulla Terra. Così, ci si riferisce ad una configurazione di comete anche nella
bestia con le due corna che io vi ho citato:
la cometa con due code.
Si, miei cari amici, alle comete si è associata
dellauna superstizione confusa e la confusa superstizione associata alle comete ha impedito di considerare soprattutto queste stesse comete nella loro giusta importanza, a prescindere dal fatto che se ne è calcolat
oa la traiettoria e si è stati infastiditi dal carattere lunatico del loro apparire. Tutt'al più una buona testa come
Hegel si è avvicinato a porre l'attenzione ad altre connessioni dell'
essere delle comete, con l'
essere terrestre. Hegel, che non si è proprio escluso la gioia di un bicchierino di vino perlato,
ha percepito proprio giustamente che gli anni buoni e cattivi per il vino sono in relazione con le comete (48).
Ora, per una volta, pensate alla cosa, miei cari amici, nelle grandi relazioni cosmiche. La Terra consuma la
sostanza delle comete, che ritorna da lei spiritualizzata e ciò si unisce al
corpo astrale degli uomini nel senso buono e cattivo.
Ciò che in un certo periodo su nel cielo vediamo come comete dopo questo lasso di tempo? Nel 1906 a Parigi in una conferenza ho posto allora l'attenzione - mentre nella scienza esteriore si parlava ancora lontanamente della cosa, più tardi lo si è trovato con lo spettro - sul fatto che, nella sostanza delle comete, è contenuto del
cianuro: riunione di carbonio ed azoto
(49). Questo significa moltissimo, perché il cianuro viene diffuso sulla Terra,
in quella minima misura, e viene utilizzato per la purificazione dei corpi astrali. Un medico cosmico, enormemente importante è attivo nel cosmo il quale conduce, più o meno, di continuo tali terapie. Pensate: ciò che in un'epoca si vede nel cielo come cometa, più tardi è sul suolo terrestre, più tardi ancora passa dal suolo terrestre nelle piante, nelle radici, nei gambi, nelle foglie, nei fiori. Mangiamo ciò che è caduto dalle comete, il fermento cometario che viene dato alla Terra dal cosmo, lo mangiamo con il nostro pane. Qui lo scrittore dell'Apocalisse guarda al fenomeno:
Da una cometa sorgono effetti favorevoli, da un'altra effetti sfavorevoli nella loro spiritualità. La bestia si libererà dalla prigionia della Terra; questo è nel senso cosmico la cometa. La bestia sarà libera, questo significa qualcosa per lo sviluppo dell'uomo. Così si accenna a delle realtà molto forti, a punti molto importanti, nello sviluppo dell'umanità.
Nel 1933, miei cari amici, vi sarà la possibilità che la Terra vada in rovina con tutto ciò che su essa vive, se non fosse presente l'altra saggia istituzione che non può assoggettare a dei calcoli. Accade che i calcoli non possono più essere ancora giusti se poi le comete prendono altre forme. Nel senso dello scrittore dell'Apocalisse si dovrebbe dirlo così:
Prima che il Cristo eterico possa venire afferrato dall'uomo nel modo giusto, l'umanità deve preparasi all'incontro con la bestia che si ergerà nel 1933. - Ciò è detto apocalitticamente. Qui, la descrizione spirituale si unisce alla descrizione della natura. Qui, ciò che c'è nel cosmo, sì chiarisce nel suo carattere spirituale di base. Prendete le descrizioni dei contadini del 1872 che stavano all'esterno e che contemplavano questa pioggia di luce e vi aggiungevano ciò che si può sapere spiritualmente, nel modo in cui io vi ho accennato e confrontatelo con qualche descrizione dell'Apocalisse e vedrete che vi è una
concordanza letterale, vedrete che nell'Apocalisse si intendono degli effettivi fenomeni naturali.
Questo è ciò che a ragione, si
fapuò anche dire: l'Apocalisse è un libro con sette sigilli. Lo si deve dissuggellare
ain tal modo per giungere a ciò che in esso viene inteso. Quando la gente domanda:
"Perché lo scrittore dell'Apocalisse dà un libro con sette sigilli?" questa domanda non mi appare molto più saggia di questa:
"Perché suggelliamo le nostre lettere quando le mandiamo chiuse?" Perché non le leggano coloro a cui esse non sono state scritte. La stessa cosa avviene anche per lo scrittore dell'Apocalisse. Egli voleva proprio che l'Apocalisse ven
gaisse letta solo da chi ne è chiamato. Desidererei dire: nessuno che prima non riceva il coltello adatto dalle potenze spirituali comprende come aprire il sigillo.
Ora, miei cari amici, negli anni settanta del secolo passato,
il[nell'anno] 1872 in cui la cometa doveva ritornare, vi fu questa pioggia di luce, significa
[che] tutto era molto più spiritualizzato che quando questa cometa venne precedentemente. Questa cometa, apparirà ora sempre in modo tale da riversare sulla Terra una pioggia di raggi di luce. Però alla fine degli anni settanta, accadde che, in questa pioggia dorata di luce, facesse la sua apparizione sulla Terra la
reggenza di Michele.
Così avete avvenimenti naturali che sono proprio avvenimenti spirituali e avvenimenti spirituali che hanno la forza di essere avvenimenti naturali.
Soltanto se voi osserverete il mondo in maniera tale che tutti gli avvenimenti naturali divengano avvenimenti spirituali, e che tutti gli avvenimenti spirituali abbiano l'intensità di avvenimenti naturali allora perverrete ad una reale visione nella configurazione del mondo (in tedesco:
Weltgestaltung). Poi l'
elemento morale e quello
naturale a voi si combineranno e nascerà l'inclinazione a raccogliere conoscenza, come contenuto della vita religiosa.
Non bisogna prendere più a pretesto che le conoscenze non possono essere il contenuto della vita religiosa, bensì solo la fede.Questo è ciò che potete acquisire attraverso una più profonda contemplazione dell'Apocalisse.
Spero che domani o dopodomani finiremo con le trattazioni.