Un saluto a tutti,
sto leggendo una serie di conferenze tenute da un esponente del
Gruppo di Ur: Corallo Reginelli. Il titolo del libro è
"Il lanciafiamme (Esoterica)" di Corallo Reginelli e desideravo condividere con voi questa citazione.
Nella prefazione,
Leonardo Anfolsi Reiyo Ekai, amico del Reginelli, racconta delle sue conversazioni con il "Maestro Segreto" e tra le righe leggo questo passo:
CITAZIONE
Massimo Scaligero continuò a frequentare Colazza e sposò la sorella di Virio. Venni a sapere, tramite un suo allievo, di una profezia di Rudolf Steiner che Colazza annotò e che voglio condividere col lettore: la discendenza spirituale di Steiner, non si perpetuerà né in Germania né all’interno della Società Antroposofica, bensì in Italia, al di fuori dell’organizzazione e si risveglierà alla terza generazione dopo Steiner. A riguardo di Reghini, Evola e Scaligero, mi raccontava, sorridente, di quando a cena discutevano e di come fosse facile essere in disaccordo, di come in particolare Evola e Reghini lo fossero e senza peli sulla lingua.
In questa citazione ci sono più cose che mi colpiscono, ma ora mi piacerebbe parlare della parte che ho evidenziata:
e sposò la sorella di Virio.
Come prima istanza, ho pensato che il Leonardo Anfolsi Reiyo Ekai, può aver frainteso il racconto di Reginelli, infatti io so che è Virio che ha sposato la sorella di Scaligero. Ma pensandoci bene, della moglie di Scaligero non c'è traccia da nessuna parte. Sento questa mancanza come una specie di tabù di cui non riesco a comprenderne la ragione.
Secondo alcuni, ad esempio Andrea franco, l'apporto ulteriore che Scaligero ha dato alla Scienza dello Spirito di Steiner, è stato soprattuto nella trilogia cosiddetta "del Graal", ovvero i tre libri:
Dell'amore immortale,
Graal, Saggio sul mistero del sacro amore e
Iside Sophia, la dea ignota, in cui Scaligero inserisce nell'orizzonte antroposofico, anche la componente "binomiale" (ovvero il rapporto uomo-donna), e la metodologia per trovare in questo rapporto, l'accesso alle forze che muovono tutti i destini umani.
Prendete questa descrizione, in maniera molto indulgente, in quanto nonostante abbia letto, gli ultimi due libri, posso tranquillamente affermare di non avenre assolutamente compreso il significato, se non per quel sentore che si ha quanto sentiamo di trovarci di fronte ad un mistero altissimo del quale ci sentiamo inpreparati alla comprensione.
Tempo fa quando lessi la
"corrispondenza iniziatica" tra Paolo Virio e alcuni suoi amici, che la sorella di Scaligero (moglie di Virio), pubblicò molti anni dopo la morte del marito, ricordo che da parte del gruppo che oggi fa riferimento al sito Ecoantroposophia.it, ricevetti molte critiche, per aver solo osato leggere qualcosa proveniente da Virio e in particolar modo veniva criticato il suo maestro spirituale: il conte di Catenaia, descritto da Scaligero, in dei dattiloscritti che fece circolare, come un simpatico erotomane, vittima delle sue stesse pratiche sessuali.
In quell'occasione non venne mai fuori questa cosa, ovvero che anche la sorella di Virio fosse la moglie di Scaligero. Cosa che determinerebbe un legame karmico strettissimo tra le due famiglie. Qualcuno di voi può confermare quesa cosa? E comunque, per coloro che sanno qualcosa in più, cosa ne pensano a riguardo?
Poi c'è la profezia di Steiner a Colazza. La terza generazione, era quella del gruppo di ur? E comunque è già passata, o ci siamo ancora dentro?
Ed in ultimo volevo evidenziare l'ultima frase della citazione:
CITAZIONE
Scaligero, mi raccontava, sorridente, di quando a cena discutevano e di come fosse facile essere in disaccordo, di come in particolare Evola e Reghini lo fossero e senza peli sulla lingua.
Nonostante le divergenze, si camminava insieme, persuasi di non avere la pretesa di aver raggiunto la verità assoluta, ma con la speranza di trovarla nel confronto con l'atro.
Un saluto Pierfrancesco