Ciao Sandro, e scusa il ritardo
Se io dico “non si può essere certi di nulla” ricado nel
paradosso del mentitore: “non si può essere certi di nulla” è cosa di cui si può essere certi?
CITAZIONE
Etimologicamente “metafisica” significa “dopo la fisica”
È vero, ma tutto sta nel significato da attribuire a quel “dopo”.
Sembra che originariamente fosse inteso in senso puramente “editoriale”, cioè i libri che compongono il testo di Aristotele venivano dopo quelli della Fisica.
In ogni caso: dopo nel senso di successivo (nella conoscenza) o di superiore (nella realtà ontologica)?
Indipendentemente se certe realtà siano metafisiche in senso aristotelico, contesto però che sono
CITAZIONE
“dopo o fuori la fisica” e pertanto “metafisica”. Anzi sono reali solo per chi li sperimenta mentre per gli altri sono solo congetture e deduzioni passanti per lo sperimentatore.
A parte che il teorema di Pitagora è reale anche per chi non lo ha mai visto (ammesso ci sia), lo “sperimentare” da solo non produce conoscenza, per avere la quale occorre associare alla percezione il relativo concetto. E infatti sono molti i veggenti ma pochi gli scienziati dello spirito. E pure ho conosciuto persone che avevano fatto viaggi fuori dal corpo ma non gl’importava un bel nulla di corpo anima e spirito. Però sperimentavano…
CITAZIONE
È più importante l'essere antroposofo o la propria realizzazione interiore?
...che domanda è mai questa? come se le due cose fossero separate. Ci si a vvicina all’antroposofia per il bisogno interiore di trovare un significato al mondo e a noi stessi, e per una nostalgia di “parole di vita” udite in altre esistenze. La realizzazione interiore è un dono o una conquista che ognuno interpreta come vuole e come gli è dato.
Sono contento che per te che
CITAZIONE
espressioni come “pensiero libero dai sensi”, “pensiero puro”, “pensiero vivente”, “pensiero folgore”, “pensiero cosmico”, “pensiero universale” acquistano il vero rapporto con l'”Io Superiore” o il “Logos” o il “Cristo”
converrai tuttavia che per esprimere ciò non hai altro mezzo che il linguaggio. Lo sforzo sovrumano di Rudolf Steiner è stato appunto quello di comunicare le conoscenze di cui voleva farsi portavoce attraverso uno strumento forgiato sulla realtà fisica.
Viceversa, poteva dire soltanto che oltre la realtà percepibile ai sensi ve ne sta un’altra per la quale occorre costruirsi gli organi di percezione, che occorre passare
CITAZIONE
dalla materia allo spirito ma soprattutto dalla manifestazione al pre-manifesto e poi a ciò che non può essere descritto
per l’esultanza di tutti i “metafisici” e con buona pace dei pretendenti “scienziati dello spirito”.