lorenzo s |
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| Ciao Cosimo, il tempo non è bello e piove dappertutto, speriamo bene. Ho letto e ben compreso quanto scrivi, a parte il cinque volte il pigreco, ma credo non sia essenziale (nel mio piccolo mi basta che su un piano sferico un quadrilatero con gli angoli retti non ha i lati paralleli). Apprezzabile il tuo tentativo concordista, ma si scontra con i testi, che non distinguono tra evoluzione macrocosmica ed involuzione microcosmica. Cioè, come appare evidente, e fermo restando "la tua fede ti ha salvato" e “ciò che vive nell'anima di chi è toccato”, i "segni" che indicherebbero un'azione macrocosmica del Cristo, muovono prima dalla “sua forza [che]fluisce da Lui sui discepoli “ e che si accresce, mentre poi viene detto che “Egli guarì gli ammalati e scacciò i dèmoni mediante le sue forze divine ” che invece scemavano sempre più. Inequivocabilmente, si tratta sempre delle stesse forze, e sempre dello stesso punto di osservazione. Infine, debbo precisare, il tentativo non è quello di comprendere dialetticamente il mistero del Cristo ma di trovare una spiegazione a due descrizioni inconciliabili dello stesso evento. E per provare a spiegarle come resoconto prima macrocosmico e poi microcosmico, me lo consentirai, imho non servono tante concentrazioni, ci poteva arrivare perfino uno alle prime armi. Buon dies domini anche a te.
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