ISON - la stella cometa, Avvento 2013 e lo stare svegli

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view post Posted on 2/12/2013, 17:51
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In questo avvento, abbiamo una conformazione cosmica che ricorda il Natale di Gesù: la stella cometa. Il caso(?) ha deciso che tale stella sia stata chiamata ISON: in inglese: I Son = Io Figlio. Questa coincidenza, sommata alle profezie che fanno riferimento alla seconda venuta del Cristo nel piano eterico, in questi tempi, mi spinge a riprendere gli accenni con cui Steiner caratterizzava le comete.

Ricordo che qualche mese fa lessi il libro di Rudolf Steiner - Sulla via di Damasco. Il nuovo avvento (1910), ricordo che nelle prime conferenze, Steiner parlava della Cometa di Halley, allora presente nei cieli d'Europa. Lui diceva che la presenza di una cometa è come una rottura dei ritmi cosmici. Come quando la pianta cresce e produce foglie, e foglie e ad un certo punto spunta un fiore, qualcosa di nuovo è sopraggiunto.

Questa è la recensione che feci di quelle conferenze:
CITAZIONE
(1910) Profezie sul ritorno del Cristo

Conferenze che riportano la centralità dei compiti dell'antroposofia: preparare un popolo per riconoscere, dopo la fine del kali yuga (1899), le nuove facoltà spirituali nascenti in sempre più individui, cosicché per alcuni sarà possibile riconoscere il Cristo nel piano eterico. Tra il 1930 e il 1940 ci sarebbero dovuti essere molti di questi individui, ma la maggior parte di essi morirono nella II guerra mondiale e allora si sarebbe verificata la seconda possibilità che Steiner prospettava in queste conferenze, ovvero la possibilità che questo clamoroso evento del ritorno del Cristo nel piano eterico, sarebbe potuto passare inosservato, così come successe per moltissimi al tempo dell'evento del Golgota, in cui solo pochi discepoli capirono cosa fosse veramente accaduto. A Saul di Tarso fu concessa la Grazia di vedere il Cristo in eterico, mentre oggi la grazia di allora, sarebbe potuta nascere in maniera naturale.

Il "materialismo" contemporaneo sta distruggendo nel nascere quel piccolo baluginare di tenui percezioni spirituali, soffocandole con psicofarmaci e una cultura che squalifica chi manifesta questa tipologia di fatti.

Il volume si conclude con le tre conferenze di Steiner a Roma. Il libro andrebbe acquistato solo per quelle, in cui ripercorre da un lato sempre nuovo, le differenze tra le iniziazioni ascetica e mistica adatte alla conformazione dell'uomo del passato e l'iniziazione rusicruciana adatta all'uomo moderno. E la figura del Buddha e il suo lavoro odierno a favore del cristianesimo, e le profezie sul Maitreya Buddha.

Poiché non ce l'ho a portata di mano, da internet prendo spunto utilizzando il seguente post:


Secondo Rudolf Steiner le comete rappresenterebbero l’incarnazione del femminile primordiale cosmico ed hanno natura elementale. Portano con sé sempre qualcosa di ‘rivoluzionario’ e ad intervalli irregolari appaiono nel cielo per facilitare certi avanzamenti fisico-eterici nell’uomo. Appaiono cioè quando l’umanità si trova a un punto fondamentale nel corso dell’evoluzione spirituale, per innescare il processo di nascita di nuove facoltà psico-sensoriali. Attenzione particolare è dovuta al fatto che l’influenza delle comete agisce sia su uomini che su donne (in quanto esistono caratteristiche femminili in ambo i sessi) – e quest’influsso cometario sarà portatore di energie preistoriche e primitive di natura astrale, istintiva, sentimentale e passionale. Quanto più ‘femminile’ sarà la natura di un individuo, tanto più sarà costui permeabile all’azione delle comete. Il cervello, nella sua parte femminile, è molto più aperto alla novità e al rinnovamento rispetto alla parte maschile, che invece ha difficoltà ad accettare sovversioni e cambiamenti (II).

Ogni cometa ha la sua particolare funzione, specifica rispetto all’epoca storica in cui si manifesta. In generale, le comete aiutano lo sviluppo dell’autocoscienza e l’evoluzione dell’Io umano. La cometa Halley, apparsa nel 1759, 1835, 1910 e 1986, avrebbe, secondo Steiner, progressivamente modificato la struttura del cervello umano in modo da rendere possibile la nascita dell’Illuminismo, cioè l’era della ragione e della logica, capostipiti della scienza moderna. Senza il passaggio della cometa Halley, non sarebbe stato possibile per l’uomo creare la chimica, l’enciclopedia e molti scritti medico-scientifici che hanno rivoluzionato, per esempio, il modo di curare malattie o investigare il mondo, rispetto ai secoli e millenni precedenti (Halley sarebbe oggi una cometa ‘fuori moda’ poiché spingerebbe le menti ancora di più nel materialismo e la sua influenza, secondo Steiner, andrebbe combattuta).

Che cosa porteranno le comete Panstarrs e Ison? Se inserite nell’attuale contesto storico – 2012/ Fine dei Tempi – si possono fare delle supposizioni.

Non siamo, in effetti, entrati o comunque astrologicamente prossimi all’Età dell’Acquario? Forse troppo poche persone sanno che il 2012, profetizzato come “fine del tempo” non solo dai Maya ma da altre antiche tradizioni (III) – è in effetti la data simbolo per il chiudersi di certi cicli cosmici, compresa la fine del “Kali Yuga” (cioè “l’età nera” o l’era del materialismo).

A questa fine seguirebbe una nuova era di ‘riapertura’ dell’uomo al mondo spirituale, quella realtà soprasensibile che la ragione, la logica e la scienza naturale hanno fin’ora negato, per determinate ragioni evolutive (cioè per permettere all’uomo di sviluppare la coscienza atea e il libero arbitrio).

Per poter comprendere e vivere personalmente i grandi tesori della fase ‘ascensionale’ del nuovo ciclo cosmico, non è forse necessario rinnovare le proprie facoltà intellettuali e percettive? Non è forse vero che qualcosa ‘sta cambiando’ profondamente nell’uomo contemporaneo? Bambini indaco, ‘sfere di luce’, avvistamenti UFO (il ritorno dei “Signori delle stelle” secondo i Maya); ‘cerchi nel grano’ (il vero grande mistero del XX secolo, inspiegabile per la scienza moderna); il dilagare di omosessualità e bisessualità, l’emancipazione sempre crescente delle donne, rivoluzioni e sommosse popolari (particolarmente quelle arabe), nonché il crescente dissesto geologico (terremoti, alluvioni, cambiamento del clima) – non sono forse sintomi di un cambiamento epocale globale?

E’ forse solo un caso che il 2013 vedrà eventi cosi eccezionali quali il passaggio di comete e asteroidi?

Molti ricorderanno la cometa che apparse la notte della Natività – che si sia Cristiani o Buddisti o Musulmani poco importa, la nascita di Gesù ha cambiato il corso della storia mondiale. Non è detto che le comete Panstarrs e Ison abbiano un effetto equivalente, è utile tuttavia prepararsi affinché il loro passaggio non provochi disastrosi effetti collaterali.

Le forze oscure contenute nella nostra psiche potrebbero venir sollecitate da questo ‘boom’ energetico stellare in senso negativo, se nella nostra vita sono presenti forti passioni, rancori, odio, depressioni, conflitti irrisolti, collere, stress psico-fisico. L’influenza delle comete, in generale, agisce in particolar modo su forza di volontà e libero arbitrio che sono, si sa, connessi a salute psichica e senso etico, cioè all’evoluzione dell’”IO”.

La vita umana sulla terra dipende dalla regolarità di certi ritmi cosmici (giorno/notte; sole e le quattro stagioni, luna e ciclo lunare) e fisiologici (sonno/veglia; ritmo respiratorio, circolazione del sangue ecc). Il regolare, ripetitivo e ciclico moto solare, lunare e planetario, assicura la nascita e crescita di tutte le creature viventi (umane, vegetali e animali) e la rotazione stessa del pianeta terra. Tutto ciò che invece accade irregolarmente, come il passaggio o caduta di meteoriti e comete è invece connesso, secondo Rudolf Steiner, a ciò che sviluppa la volontà e il libero arbitrio nell’uomo (e dunque il progresso della civiltà umana).

A priori tuttavia, c’è una sostanza fondamentale per lo sviluppo di forza di volontà e libero agire nell’uomo, una sostanza presente dovunque nel cosmo e sulla terra: il ferro, contenuto in grandi quantità anche in meteoriti e comete. Il latte materno non contiene praticamente ferro, e nonostante un neonato scalci parecchio, non si puo dire che abbia ancora pensiero indipendente o coscienza di sé. E’ solo con lo sviluppo del senso dell’Io che il bambino ha bisogno, e in effetti ricerca, tutti quegli alimenti che contengono ferro. Il ferro è infatti necessario, per Steiner, allo sviluppo della volontà e libero arbitrio e la mancanza di ferro nel sangue (anemia) determina una forza di volontà debole, carenza che in molti casi si manifesta esteriormente con voce fiacca, indecisione ed espressione verbale confusa (vedi nota IV).

Se il XXI secolo è dunque l’inizio di un nuovo ciclo cosmico (Età dell’Acquario, il “Quinto Sole” dei Maya, la nuova era di Abraham (V)) – il passaggio delle due super-comete Panstarrs e Ison potrebbe essere propedeutico alla nascita di nuove facoltà psichiche e percettive (vista eterica, “corpo di luce”, chiaroveggenza, dialogo con il soprasensibile) ma potrebbe anche rivelarsi un’incontro con allucinazioni e impulsi inconsci incontrollabili che possono spingere l’individuo alla follia e alla violenza.

Rudolf Steiner afferma che le comete hanno natura astrale, la loro sostanza è costituita principalmente da Kama, cioè ‘desiderio’, e una cometa che si avvicina ad un pianeta diventa polo d’attrazione per tutto cio’ che è contenuto nella dimensione astrale di quel pianeta, soprattutto per quanto riguarda il pianeta terra poiché l’uomo produce continuamente pensieri bruti, erronei, negativi. Questi pensieri sono, secondo la visione antroposofica, realtà, e passano nella dimensione astrale, dove continuano la loro esistenza. La sfera astrale, o psichica, o emozionale di un pianeta è riempita non solo con le normali sostanze del suo Essere psichico (il guardiano di quel pianeta) ma anche con tutte queste emanazioni e flussi astrali negativi prodotti dall’umanità. Ciò che ha natura meteoritica o cometaria cercherà sempre di inglobare in se stessa queste ombre oscure astrali, per rimuoverle dal sistema planetario (VI).

Una cometa dunque esercita in primo luogo potere d’attrazione verso queste dannose realtà astrali inglobandole in se stessa, per poi rilasciarle, superati i confini del sistema planetario, nello spazio cosmico. Di nuovo ricrea se stessa e riappare in un altro punto senza passare per lo spazio tridimensionale, riassorbe altra sostanza psichica dannosa e la rilascia in un altro punto e cosi via…

Secondo la dottrina dei Rosacroce, le comete possono essere paraboliche, ellittiche, iperboliche, di corta o lunga durata. Per la maggior parte, si muovono con moto parabolico e le loro orbite non avrebbero alcuna relazione evidente con il piano di rotazione cosmico. Questo fatto indicherebbe che le comete non possono essere considerate come parte del Sistema Solare, ma piuttosto dei visitatori provenienti da regioni spaziali interstellari. (VII)

Rudolf Steiner sembra confermare questa ipotesi quando accenna, in svariati interventi su astronomia e scienza moderna (VIII) che le comete non sono corpi celesti paragonabili ai pianeti, ma piuttosto dei “fenomeni di luce” non soggetti alla forza di gravità o coesione che regola l’intero sistema solare. Il loro moto parabolico, non chiuso o circolare, le renderebbe irregolari e imprevedibili, libere di apparire e scomparire di continuo da una regione all’altra dell’Universo come se fossero indipendenti dalle leggi dello spazio e della tridimensionalità. Fenomeni di luce che si rinnovano perpetuamente: nella sua corsa verso il sole, dal nucleo frontale della cometa nasce sempre nuova luce mentre nella coda si dissolve. Steiner afferma anche che nel fenomeno delle comete si manifesta uno speciale rapporto tra ponderabile e imponderabile, tra materia visibile e materia invisibile e la loro sfera d’azione si estenderebbe fino alla prima gerarchia celeste (Cherubini e Serafini).

Se ricordate quanto detto nell’articolo “L’Estasi del Cuore”, riguardo il ‘Carro di Fuoco’ o la ‘Merkaba’ o addirittura di navi spaziali, che verrebbero in soccorso all’umanità durante lo slittamento dei poli, per ‘salvare’ quelle anime pronte ad ‘ascendere’ nella nuova dimensione terrestre, per loro proprio merito e volontà – non direste che queste due Super-Comete, la PanSTARRS e ISON, che brilleranno sembra nei nostri cieli a marzo e novembre prossimi siano, con la loro straordinaria vicinanza alla terra e luminosità (tanto che sarà possibile osservarle a occhio nudo) – non direste dunque che queste due comete luminose siano dei veri e propri ‘messaggeri’ stellari che vengono a fare non solo ‘pulizia’ (a rimuovere cioè lo psichismo negativo) ma anche e soprattutto ad innescare nel flusso evolutivo della terra e dell’umanità dei preziosi aggiornamenti e nuove facoltà percettive senza le quali non sarebbe possibile stabilire e permettere un nuovo dialogo con il soprannaturale a livello planetario?

Una strana quanto eccitante coincidenza questo passaggio di super-comete nel presente momento storico che, se si verificherà, potrebbe confermare il fatto che il fermento culturale degli ultimi anni riferito alla fine di un’era e all’avvicinarsi di un nuovo mondo di luce non è solo speculazione commerciale ma un segno reale di cambiamento. Le comete, imprevedibili come sono, possono cambiare rotta o dissolversi nell’avvicinarsi al sole, tuttavia se confermata, la loro luminosa presenza nel cielo proverebbe che siamo davvero entrati in una nuova, rivoluzionaria era cosmica.

Rudolf Steiner parla, a proposito di comete, di come l’Io dell’uomo riceverebbe, grazie al loro passaggio, nuovi organi fisici ed eterici che gli permetterebbero continua evoluzione e crescita spirituale. Afferma inoltre che l’intero pianeta trae beneficio dalla loro influenza ed è soprattutto nel mondo vegetale e animale che possono verificarsi fenomeni inconsueti, come il rigoglio di fiori e piante per esempio, in particolare l’uva cresciuta sotto l’influenza delle comete produrrebbe un’eccellente annata vinicola (VI).

Che dire dunque?

Chi vivrà vedrà… Il nostro consiglio è di rafforzare la propria forza di volontà (capire cioè chi si è veramente e cosa si vuole), disintossicarsi da vecchi rancori e dolori e soprattutto, ‘ascoltarsi’ ed ascoltare il mondo… Stiamo vivendo una transizione epocale straordinaria che presto si potrebbe rivelare come tale in modo inequivocabile. Molto presto, a marzo e novembre, questi inequivocabili segni di rinnovamento attraverseranno il nostro cielo.

Siate pronti!


Ecco, poiché da ieri siamo entrati nel periodo di Avvento e poiché l'influsso (anche negativo) della cometa, come diceva l'autore del post che ho citato, si sta facendo sentire (vedi come esempio, lo scaldarsi degli animi in Ecoantroposophia.it), ripropongo le letture di domenica: Is 2:1-5, Rm 13:11-14a, e il vangelo Mt 24:37-44.

Da una omelia di Giovanni Vannucci su queste letture:
CITAZIONE
Siate svegli, il Figlio dell’Uomo verrà inaspettatamente, salverà chi ha gli occhi aperti ai segni che lo annunceranno (Mt 24, 44). Siate svegli! è la ricorrente parola della predicazione di Cristo. Da quale sonno dobbiamo svegliarci?

Vari sono i generi di sonno, e vari i modi del risveglio. Vi è il sonno corporeo che conclude una giornata laboriosa e, nel riposo, ristora le forze necessario alla continuazione della vita. Vi è il sonno dell’abulia, dell’inerzia di chi si lascia vivere trascinato dalla corrente della vita come una pagliuzza. Vi è l’assopimento che accompagna la crisi che deciderà l’esito di una malattia grave.

Ognuno di essi è seguito da un correlativo risveglio, ma non ad essi allude il comando di Cristo: Siate svegli! Egli addita un sonno sottile in cui può essere immerso l’uomo più attivo e operoso, il sonno della mente e del cuore, il sonno in cui viene a trovarsi la maggioranza delle coscienze umane, che impedisce la chiara presa di coscienza del destino eterno e divino di ognuno, e che assopisce ogni nobile anelito all’ascesa e all’elevazione.

Siate svegli! nell’esperienza cristiana vuol dire: aprite gli occhi alla qualità divino umana apparsa nell’archetipo dell’uomo, nel Figlio dell’Uomo: Gesù Cristo; aprendo gli occhi, incamminatevi decisamente a raggiungere la sua statura. Gesù Cristo, unione sostanziale della natura eterna del Divino e della peribile natura del mortale, non si differenzia né da Dio né dall’uomo, ma è insieme uomo e Dio, Dio e uomo. «Chi vede me vede il Padre, chi accoglie voi accoglie me, chi accoglie me accoglie Colui che mi ha inviato». Nella persona di Cristo immanenza e trascendenza, materia e Spirito, Dio e
uomo sono posti sullo stesso piano, e questa identità degli opposti, se vissuta dall’umana coscienza, conduce al miracolo della redenzione per cui l’innocente espia per il peccatore e lo Spirito purissimo agonizza nella materia.

Questa realtà ci sgomenta, lo sgomento ci fa ripiegare nel sonno.

Nel sonno, come i contemporanei di Noè, non ci è dato di vedere quello che i risvegliati scorgono: «Due saranno nel campo, uno verrà assorbito dalla veniente luce, l’altro rimarrà preso dalle divagazioni dell’esistenza intorpidita. Due donne staranno macinando il grano alla mola, una sarà assorbita dalla nuova manifestazione di Dio, l’altra continuerà a ripetere lo stesso sfibrante movimento» (Mt 24, 40-41)

...

Ora mi è venuto da associare questa veniente luce, con la luce della cometa ISON che sta passando ora (tutto dicembre e parte di gennaio) sopra la Terra.

Ritornando alle problematiche sorte in Ecoantroposophia, io sono concorde con Balin e Savriti, sul fatto di calmare gli animi, in quanto credo che nonostante sia giusto indagare sul passato della S.A. e sulle figure che ne furono protagoniste, se questo indagare rovina i rapporti tra gli attuali portatori dello spirito antroposofico, ovvero noi, anche se con atteggiamenti e talenti differenti, allora questo si trasforma in un male.

Siamo noi, che oggi portiamo lo spirito antroposofico nel mondo, con i nostri limiti, i nostri errori, ma anche con i nostri nuovi impulsi. Il partire da un movimento ideale è una astrazione che non corrisponde alla realtà. Oggi ci siamo noi e da noi dobbiamo muovere. Quindi lo squalificarci a vicenda non è fruttuoso e ci addormenta e non ci fa vedere il disegno generale. Quindi propongo una meditazione sull'immagine del Dio-Logos inchiodato alla croce, con i ladroni a destra e sinistra. Se Lui ha deciso di morire per salvare tutti gli uomini, chi siamo noi per giudicare che questo o quello siano meno degni di questo amore?

La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Ef 6,12 E che ora, scacciati dai cieli da Michele, abitano nelle nostre menti.

Un abbraccio a tutti Pierfrancesco
 
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view post Posted on 13/1/2014, 12:45
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Queste feste di Natale, sono passate veloci. Sento in me come un senso di ottundimento, non riesco a riconoscere il seme del Cristo in me, piantato dal Padre in quelle notti sante. Nel mio immaginare bambinesco avevo sperato che la cometa ISON, sarebbe passata con la sua luce ad illuminare la terra, così tanto da indurre molti, a volgere lo sguardo nei cieli stellati. Ma la cometa, passando vicino al Sole, si è spenta. Avevo letto da qualche parte che alcuni studiosi dicevano che nei primi giorni di gennaio, ne avremmo respirato le polveri ferrose, qui sulla terra.

Forse quel ferro meteorico, che è tanto necessario nel culmine dell'estate, respirato oggi in pieno inverno, potrebbe indurci a noi che non siamo riusciti ad elevarci alle altezze cosmiche del Padre ("Gloria a Dio nell'alto dei cieli"), ad una troppo repentina piombata a terra, in questioni che ci tolgono la pace, cosicché non si sta realizzando la seconda parte del canto deggli angeli: "e pace in terra agli uomini di buona volontà".

Sembrerebbe che siamo stati contaggiati in molti, da questa polvere di ferro. E me ne dispiace dal più profondo. Apprezzo molto il tentativo di mitteleuropeo di cercare di richiamare la nostra coscienza, ma poi bisogna anche accettare il pensiero di tutti. Certo alcune critiche ai possibli errori sulla dottrina ortodossa, devono poter essere descritti, ma senza perdere mai di vista che "la nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti." (Ef 6,12)

D'altro canto, vedo che tale polvere, non sta offuscando solo il pensiero di coloro che sentono un collegamento con l'antroposofia, ma in generale di tutti coloro che sentono un impulso spirituale. Ad esempio si possono leggere, per chi vuole, gli utimi articoli di Antonio Socci, sul suo blog e confrontarne il contenuto con gli ultimi eventi capitati nei nostri ambienti:
IN VATICANO C’E’ UNA NUOVA INQUISIZIONE CATTO-PROGRESSISTA. PERSEGUITANO CON ACCANIMENTO I “FRANCESCANI DELL’IMMACOLATA” PERCHE’ HANNO FEDE E TANTE VOCAZIONI. E’ UNA VERGOGNA!!!… MA IL PAPA LO SA? del 5 gennaio;
IL DOVERE DEI PASTORI Sul parlare e il tacere secondo un grande Papa: san Gregorio Magno! del 8 gennaio;
ATTENZIONE AL “FUMO DI SATANA” CHE FU DENUNCIATO DA PAOLO VI: RISCHIA DI TORNARE NEL TEMPIO DI DIO del 9 gennaio;

Questo contagio di pensieri inquisitori, è palese, e allora il mio vuole essere solo un richiamo alla responsabilità individuale. Un cercar di ritrovare, ognuno per sé quel silenzio interiore, suggerito da isidoro, che ci permetta di ritrovare quell'uomo, creatura di Dio, che si trova dietro a tutte le esternazioni razionali o meno, che può fare.

Nel tentativo di molti, di ristabilire qual'è la corretta dottrina, il vero pensiero del Maestro, l'attendibile autorità da seguire, ritorno col ricordo ad un pacato articolo di Piero Cammerinesi sui 'custodi e divulgatori' di spiritualità. E mi viene da pensare che tra i custodi ci sia Ecoantroposophia (prendetela solo come una mia visione, non pretendo di avere ragione). Io credo che un certo grado di "custodia", di "garanzia della tradizione", non sia sbagliato. Non capisco però la critica di Hugo agli antroposofi "cattolicheggianti" (ovvero credo si riferisca a me, ma non citando mai direttamente, non so se sono il solo), in cosa effettivamente consista, se non nell'essere legato alla Tradizione. Forse il legame alla religione del Padre? Il legame alla guida autorevole, all'autorità? Allora rimango confuso, perché tra il cattolico Giovanni Vannucci, di cui sto leggendo ora, e l'ortodosso antrposofo, non capisco bene se tale critica sia solamente stereotipata, senza effettivamente entrare nel merito, oppure sia sostenuta da fatti specifici. Quindi chiedo a chi se la sente di chiarificarmi questo punto.

Nell'ultimo libro che ho letto di Giovanni Vannucci, tre conferenze dal titolo Cristo e Libertà c'è questo passo:
CITAZIONE
Guardate, voi giovani avete un grosso difetto - l'ho avuto anch'io - ed è la ricerca del Padre. Si va alla ricerca del maestro, della guida autorevole, del grande condottiero; no, siamo tutti figli di Dio e non c'è maestro; il nostro maestro è nell'invisibile. "Uno solo è il vostro maestro ed è nell'invisibile": questa è una parola che non trovere in nessuna conoscienza religiosa, solo nel cristianesimo.

I cristiani hanno un solo maestro, ricordatevelo, un solo maestro; ed egli è nell'invisibile, nel profondo del nostro essere.

C'è chi approfitta del fatto che gli uomini hanno bisogno di un maestro. Ci sono dittatori e ci sono quelli che vogliono essere dominati dai dittatori; il dittatore ha la possibilità di esserlo soltanto se ci sono gli schiavi. Liberarsi dalla ricerca dle capo, camminare ognuno col proprio passo, è la grande libertà cristiana; l'andare a cercare i detrattori spirituali e tutte le varie guide è un decadere nella religione del Padre.

Nella religione del Figlio uno solo è il maestro ed è nell'invisivbile, nel profondo di noi. Questa non è faciloneria: quando affrontiamo noi stessi con lucidità, coraggio e rispetto, ci spaventiamo, perché il nostro essere profondo esige da noi delle azioni che il nostro essere superficiale non vorrebbe compiere: ma questo è il maestro.

Allora osserviamo Cristo. Uno degli aspetti propri di Cristo è che non è separato dalla vita di nessuno, da nessuna forma di vita; è falegname, figlio di Maria e di Giuseppe, "uno come noi", dicono i suoi contemporanei: "da dove viene tutta questa saggezza?" (cf. Mc.6,2-3) e Gesù cosa risponde? "Imparate da me che sono mite ed umile di cuore" (Mt 11,29). A noi dice: sentitevi tutti fratelli, non sentimentalmente, ma sul piano profondo del vostro essere e come fratelli non giudicate; chi giudica e nell'invisibile, voi non giudicate.
[...]
Se voi guardate bene, non c'è creatura umana che non possa identificarsi con Cristo: il barbone, il santimbanco, il dotto, possono identificarsi con Cristo; i santi appartengono a tutte le classi sociali, dagli schiavi agli imperatori, e tutti hanno potuto identificarsi con Cristo, che è l'uomo universale.

Se voi vi proponente di seguire un santo, cosa succede? Siete devoti a san Francesco, vi dovete fare francescani; volete seguire il Buddha, vi dovete fare monaci buddisti; Cristo invece, è figlio dell'uomo ed è il figlio di Dio, è l'uomo universale. Lo potete seguire voi come lo posso seguire io, in una via differente, e la mia via e la vostra via rivelano la grandezza, l'universalità della vita di Cristo. Non che io, frate, sia più vicino a Cristo di voi; ho seguito la pulsione del mio germe vitale, cioè del vostro nome, della vostra porzione di luce, della vostra scintilla di luce; andate avani così e sarete vicini a Cristo come lo sono io che seguo un'altra via; ciascuno ha la sua via.

Mi sono anche chiesto se oggi sia doveroso da parte di ognuno di noi, ancora fare giustizia. Allego per chi vuole meditarle, le parole della messa di ieri: il Battesimo del Signore, e il commento che ne fece Giovanni Vannucci trenta anni fa.

CITAZIONE
Giovanni Vannucci, «L’Uomo Nuovo», Domenica dopo l’Epifania (Battesimo del Signore) - Anno A; in Risveglio della oscienza, 1a ed. Centro studi ecumenici Giovanni XXIII, Sotto il Monte (BG) ed. CENS, Milano 1984. Pag. 39-41.

Gesù andò sulle rive del Giordano per essere immerso nell’acqua. Giovanni gli si oppose: «Sono io che ho bisogno di essere immerso da te nell’acqua, e tu vieni da me?». Gesù gli rispose: «Lascia che sia così; bisogna che portiamo a compimento tutta la giustizia!». Allora lo immerse nell’acqua (Mt 5,13-15).

Gesù non compie dei gesti inutili, le sue parole: «Bisogna che noi portiamo a compimento tutta la giustizia» sottolineano l’importanza della sua immersione nelle acque del Giordano.

Il periodo che con Gesù si chiudeva era quello della giustizia. La giustizia che stabilisce i doveri e i diritti sia nei rapporti con Dio sia con gli altri. Quando il dovere non viene compiuto, il responsabile deve pagare, compiere qualcosa che stabilisca l’ordine turbato. «Chi avrà battuto suo padre o sua madre sia fatto morire... Chi avrà maledetto suo padre o sua madre sia fatto morire» (Es 21, 15-17); «Quando uno avrà peccato per errore... offra al Signore per il suo peccato un giovenco sano» (Lv 4, 4); «Aronne sgozzi il capro in espiazione dei peccati del popolo, così purifichi il tempio dalle immondezze e dai peccati dei figli d’Israele» (Lv 16, 15-16).

La purificazione di Giovanni - il più grande dell’èra della giustizia, ma inferiore al più piccolo della nuova èra (Lc 7, 28) - è ispirata alla giustizia: «Chi ha due tuniche ne dia una a chi non ne ha» (Lc 5, 11). Gesù discese nelle acque dove i battezzati da Giovanni deponevano i propri peccati riemergendone purificati. Lui, l’incontaminato, immergendosi nelle acque assumeva su di sé il peso dei peccati dell’uomo, aboliva tutte le forme di riscatto rituale espiando per ogni uomo, liberandolo in conseguenza dalle facili purificazioni, e indicando che[u] il peccato si espia con il risveglio del germe divino disseminato nella coscienza[/u], portandolo a maturazione nella grandezza dei figli di Dio.

Da quel momento la penitenza sarà la seconda nascita nel fuoco e nello Spirito, le opere espiatorie saranno l'indefessa ricerca del cambiamento di mente.

Appena riemerso dalle acque, i cieli si aprirono, lo Spirito di Dio discese sopra di Lui come una colomba e una voce disse: «Questo è il mio Figlio amato» (Mt 3, 17). Un nuovo ciclo di vita iniziava per gli uomini. Il passaggio dal vecchio al nuovo non sarebbe avvenuto in un miracoloso istante, ma lentamente con movimenti da ère geologiche; continui risvegli dei vecchi modi avrebbero cercato di dare forma e permanenza alla novità, questa sarebbe andata oltre tutte le possibili formulazioni, oltre tutti i tentativi di accaparrarla, fino ai nostri giorni, nei quali sentiamo, nel crollo di tutte le costruzioni, più forte la nostalgia di vivere la vita dell'uomo nuovo senza contaminanti deformazioni.

Lo Spirito di Dio fu su Gesù che riemergeva dalle acque. Lo Spirito di Dio è l'energia creatrice e redentrice; alita sulle acque del caos producendovi le infinite forme della vita; soffia nel cuore degli uomini e vi risveglia i più nobili sogni, le più ardue imprese che portano avanti verso la libertà e la verità la coscienza. Lo Spirito di Dio è sopra Gesù, per comunicare a tutti gli esseri, nuovi impulsi di grandezza, di nobiltà, di bellezza. Gesù è al centro dell'annoso cammino dell'uomo. In Lui l'umanità sofferente, caotica, deformata dallo spirito di avidità, di potenza, di non-verità, ritrova il suo cammino verso un armonioso equilibrio e una matura illuminazione. Gesù è al termine delle ère che lo hanno preceduto e all'inizio di quelle che verranno dopo di Lui.

Con Lui principia l'èra dell'amore-comunione, dell'amore gratuito, non deformato da nessuna finalità, dell'amore in sé come modo di essere e come dimensione di pura gioia. L'amore libero e immotivato, come il canto dell'usignolo nelle notti di maggio, amore che si offre senza domandare ricompensa, riconoscenza, gratitudine; amore che annulla la giustizia come il fiore che muore nel frutto: «Date senza richiedere indietro» (Lc 6, 30); «A chi ti chiede la tunica da anche la camicia» (Lc 6,29); «Sii in comunione con i tuoi nemici» (Lc 6, 28); «Getta continuamente allo sbaraglio la tua vita se vorrai conquistarla» (Mt 10, 39); «Quando sei nel tempio per presentare i tuoi doni, non fermarti a pensare a Dio, ai tuoi peccati, alle tue necessità: interrogati se sei in comunione con gli uomini» (Mt 5, 24).

L'offerta continua di noi stessi dilata la coscienza al di là dei suoi limiti, la riempie di fame e di sete dell'infinito, fino a renderla una sola realtà con l'immensità divina portata da Gesù all'uomo.

Un saluto a tutti, con la speranza che nel silenzio interiore, possa ognuno di noi, ritrovare la propria via. Consci che quella collegata al Cristo, continuerà ad avere linfa vitale, mentre quella che se ne discosta, seccherà.

"Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla." (Gv 15,5)

Pierfrancesco

Edited by Pierfrancesco:-) - 13/1/2014, 14:57
 
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