Un nuovo Antroforum?, Sull'opportunità di questo forum.

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view post Posted on 12/11/2013, 13:38
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Qualche anno fa, fu aperto un forum nel sito www.rudolfsteiner.it che si chiamava Antroforum, dopo qualche anno i fondatori si decisero a chiuderlo perché credo che ritenessero che alcune discussioni che vi si intrattenevano, davano un'immagine particolarmente distorta dell'antroposofia.

Alcuni dei partecipanti crearono tre gruppi e tre altrettanti forum: il più famoso Ecoantroposophia, formato principalmente da coloro che si attribuivano un collegamento con la corrente antroposofica che fa capo al Gruppo Novalis creato a Roma da Giovanni Colazza e poi proseguito da degni porsecutori come Massimo Scaligero, Mima e Romolo Benvenuti, ecc. A questo forum, il piu importante per estensione di partecipanti e per quantità di discussioni, successivamente si unì qualche libero pensatore e molti spettatori.

Un secondo gruppo, molto più ristretto, fondò un ulteriore forum: Antroponordest, faceva capo a gruppi antroposofici provenienti dal nordest d'italia, come punto di collegamento e coordinazione, di un lavoro svolto sul piano fisico. L'amministratore di quel forum fu anche l'amministratore di Antroforum nel periodo che precedette la chiusura.

Un terzo forum Arca della vita fu fondato da persone che facevano capo al movimento degli Apostoli dell Fede. La loro presenza su Atroforum fu la causa principale che ne determinò la chiusura, scatenando discussioni che quasi provocarono delle denunce legali ecc.

La situazione parve sanarsi. Ognuno a casa sua, diceva quello che voleva senza il timore di essere contraddetto e iniziare così una trafila di battibbecchi, manifestazioni tipiche dell'anima razionale-affettiva, che entrando in campo come palatina della verità, perdeva di vista il motivo per cui doveva combattere, identificando la verità, con una particolare manifestazione di questa.

Ai miei occhi, ognuna delle parti in capo proseguì, per così dire, EX Cattedra, nel donare al mondo un poco della saggezza che era stata in grado di accumulare negli anni. Non che tali manifestazioni fossero di poco valore, anzi ribadisco la grande statura culturale di poche persone che continuano a produrre molto materiale di valore. Ma la cosa che più mi amareggiava fu una inspiegabile censura, praticata dagli amministratori di Ecoantroposophia nei confronti miei, ma più in generale, nei confronti di coloro che non erano allineati ai loro punti di vista. Era sorta ai miei occhi una divisione, non più sulla base delle normali prese di posizione dell'anima affettiva, ma queste divisioni ora venivano elevate razionalmente a motivazioni ideologicamente accettabili.

Tale divisione fu ai miei occhi, una tragedia.

Non mi capacitavo che studiosi dell'antroposofia, non riuscissero a parlare tra di loro, manifestando al mondo, la fragilità del percorso antroposofico. Sia i fiancheggiatori che gli arieti dell'antroposofia approdavano per diverse vie, allo stesso risultato finale: la divisione e lo sparpagliamento delle forze. Il portare avanti la propria visione della via antroposofica, provocava di fatto una divisione tra le persone.

Io ho sempre pensato che l'elemento di particolare libertà rappresentato dal mezzo elettronico, rendesse particolarmente vulnerabili alle inevitabili ingerenze luciferico-ahrimaniche, ma d'altro canto tale mezzo poteva essere anche una grande palestra per iniziare a controllare e a gestire, per quanto è possibile, sia i propri impulsi inferiori, sia una occasione preziosa di confronto utile anche per mettere in discussione le proprie verità, la propria visione che nel percorso spirituale può facilmente essere preda di una deformazione causata proprio dall'oggetto non fisico del conoscere: l'anima umana.

La verità non può essere disgiunta da un determinato luogo e un determinato tempo e da determinate persone. La verità assoluta è una unilateralità luciferica, non reale nel nostro contesto.

Comunque con il tempo anche io ho ridimensionato la mia aspirazione iniziale, ossia quella di creare in internet (ovvero il campo del nemico) Web-Internet-Spider, un luogo santo, nell'accezione originale di separato in cui l'inevitabile spostamento delle anime umane, dal mondo fisico al mondo virtuale, avrebbe trovato in quest'ultimo, dei luoghi ancora "puri" o quantomeno "desti" in cui confrontarsi, dei punti di collegamento tra il reale e il virtuale. Luoghi puri nel senso di non permettersi di far proliferare doppie o triple personalità (i vari profili creati), che facilmente sfuggono di mano alla coscienza, e che vengono così dirette dai doppi che ci abitano.

Una buona base di partenza poteva essere facebook in cui, la maggior parte dei frequentatori, inserisce le proprie vere credenziali, e cerca di mantenere un contegno, almeno per non disfare l'immagine che si ha, nella propria cerchia di amici (se sono amici reali). Ma facebook possiede una struttura tale che è più idonea ad una chat, i vari post non permettono se non in minima parte, tutta una serie di note, link, immagini e altri riferimenti, tipici di un argomento scientifico spirituale.

Un'altra cosa che mi piacerebbe fare, è quella di limitare al massimo la moderazione, esclusivamente al trollismo e al turpiloquio, mai tendente a censurare idee divergenti da quella dominante, convinto che le anime che leggono sono in grado, o comunque dovranno essere in grado di discernere da sole, cosa sia giusto o cosa sia sbagliato. Anche la più accesa contesa, secondo me offre la possibilità di esercitarsi nel autocontrollo, nel coraggio delle proprie affermazioni, nella spregiudicatezza delle affermazioni altrui, che magari solo il tempo giudicherà vere o false.

Tutto questo per provare a riaccendere quel confronto, che ai miei occhi sembra essere scemato negli ultimi anni, a favore di arroccamenti, gruppetti, fazioni, che sono il contrario di una individualità libera o dell'universalità umana. Mi piacerebbe sporcare questo spazio, laddove invece nei rispettivi forum di appartenenza, venga mantenuta quella pulizia e uniformità di contenuti.

Ovvero mi piacerebbe che, qui si provasse per gioco, come un esercizio continuo: il sesto, in cui provare i 5 complementari. Utilizzare questo mezzo a nostro favore, se fosse possibile.

Solo le vostre risposte a questo post determineranno il futuro di questa proposta.

Che ne pensate?

Un saluto a tutti, Pierfrancesco.

Edited by Pierfrancesco:-) - 12/11/2013, 16:32
 
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gandolf1
view post Posted on 12/11/2013, 17:30




Spero di essere riuscito ad inviarti la risposta. Ti accludo un interessante esperienza che fa molto riflettere e conferma tutto quanto abbiamo ricevuto da Maestro dei Nuovi Tempi Rudolf Steiner

http://www.liberamente.co/cms/articles/201...-di-nicole-dron
 
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lonblu
view post Posted on 12/11/2013, 22:12




Un forum in più fa sempre bene. Benvenuto!
Io faccio ancora molta fatica a trovare persone con cui discorrere i contenuti di antroposofia, ma non smetto certo di interessarmici per conto mio. Mi domando se un forum di antroposofia si possa paragonare a uno di quei siti di incontri sexy...

Mi sembra che Antroforum era dedicato ai maestri Waldorf, ovvero ai professionisti dell'antroposofia.
Forse era per questo suo carattere più impegnato-serio che ha funzionato bene per qualche tempo. In effetti non ho avuto problemi a condividere la scelta finale dei responsabili di Antroforum.

Grazie Pierfrancesco
 
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view post Posted on 13/11/2013, 10:59
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Ciao Gandolfo, ti ringrazio delle risposta, ho letto con molto piacere la storia di Nicol Dron, effettivamente conferma perfettamente le descrizione che Rudolf Steiner ha dato del dopo morte in molte conferenze.

La cosa che mi ha colpito di più è stato questo passo:
CITAZIONE
Udii la sua voce che sembrava venire dal fondo dell'universo, una voce possente e dolce al tempo stesso. Una voce fatta di forza e d'amore che mi domandò: "Come hai amato e che cosa hai fatto per gli altri?". Compresi immediatamente l'importanza della domanda. Al tempo stesso ebbi la visione di una moltitudine di esseri con le braccia tese al cielo, in atteggiamento implorante. Sapevo che quegli esseri soffrivano e io percepivo tutte le loro sofferenze. Che cosa avevo fatto per loro? Non ero stata cattiva, ma non avevo fatto niente di particolare. La domanda che mi era stata rivolta esigeva, per usare le parole di Emerson, "di fare tutto il bene che esiste nell'individuo", e io capivo adesso che ciò richiedeva tanto amore. Richiedeva anche una crescita, una trasformazione, che a sua volta avrebbe aiutato gli altri a trasformarsi. Sentii allora che l'umanità è un solo essere le cui membra sono interdipendenti una dall'altra per il loro progresso e la loro sopravvivenza. Mi ridestai a una responsabilità nuova. La comprensione di tutto ciò, semplice in apparenza, continua ad approfondirsi nel tempo.

proprio ieri sera, parlando con un amico, mi manifestava un senso di incompiutezza, come me è errivato ai quaranta, il tempo in cui ci sentivamo liberi e vivi è lontano nei ricordi, oggi le incombenze della vita, ci hanno ridotto a un'ombra di quello che eravamo un tempo. Oggi ci vediamo come spenti, senza un orizzonte, incastrati nei doveri, ma senza una comprensione delle cose. Solo ieri intraprendevamo azioni, dettate dall'entusiasmo dell giovinezza che oggi non riesco neanche ad immaginare se ero proprio io quello di quelle esperienze. I grandi ideali si sono drasticamente ridimensionati e il cambiare il mondo (così come può pensarlo un ragazzo) ha ceduto il passo a come cambiare il "fine settimana".

Così quando arriverà il momento di quelle parole "Come hai amato e che cosa hai fatto per gli altri?" mi troverò nella stessa condizione della Dron, ma con l'aggravante che io già sapevo il mio compito, già conoscevo cosa avrei dovuto fare, invece che sprecare i fine settimana al centro commerciale, ma non ne ho avuto il coraggio e la forza.

Certo ci sono momenti in cui, so che il mio amore deve essere indirizzato a coloro che mi sono vicini, alla famiglia, agli amici ecc. Ma quanti extracomunitari mi passano vicino e tolgo lo sguardo per non incrociare i loro occhi?

Così ho iniziato il percorso antroposofico del rafforzamento del pensiero. Se non riesco neanche con quello, figuriamoci per il resto! Ma la mosceria interiore di cui prima è così conclamata, e l'anima così abituata a continue emozioni per non sentirsi morta (che è la reale situazione), che anche qui si sperimentano dei fallimenti. E allora ritornano alla mente le parole che Rudolf Steiner disse in un capitolo di Iniziazione:

CITAZIONE
CONTROLLO DEI PENSIERI E DEI SENTIMENTI

Quando qualcuno cerca le vie della scienza occulta coi mezzi descritti nel capitolo precedente, non deve trascurare di fortificarsi durante tutto il corso del suo, cammino per mezzo della costante azione di questo pensiero: deve cioè tener sempre presente che dopo qualche tempo può aver fatto dei progressi importanti, senza che questi gli si palesino nel modo ch'egli forse si aspettava.
Chi non rifletta a questo, perderà facilmente la costanza e rinunzierà dopo poco tempo a qualsiasi tentativo
.

Le forze e le capacità che si devono sviluppare, sono dapprima di natura tenue e delicata, e la loro essenza è affatto diversa da ciò che l’uomo si poteva prima rappresentare.
Egli difatti era abituato ad occuparsi soltanto del mondo fisico; quello spirituale e quello animico sfuggivano ai suoi sguardi ed anche ai suoi concetti.

Non vi è dunque da meravigliarsi, se egli non sì accorge subito delle forze spirituali ed animiche che ora si sviluppano in lui.
In questo fatto risiede la possibilità di un errore per chi, senza attenersi alle esperienze raccolte dagli occultisti esperti, si avvia sul sentiero dell’occultismo.

L’occultista conosce i progressi conseguiti dal discepolo molto tempo prima che questi ne diventi a sua volta consapevole; egli sa che i delicati occhi spirituali si stanno formando, prima che lo sappia il discepolo.

E gran parte delle istruzioni date dall'occultista consistono appunto nel provvedere a che il discepolo non perda la fiducia, la pazienza e la perseveranza, prima di arrivare alla conoscenza del proprio progresso.
L’occultista non può veramente dare al suo allievo niente che già in questo - nascostamente - non risieda; non può che guidarlo verso lo sviluppo delle capacità latenti.


Ma ciò che egli comunica delle proprie esperienze servirà di appoggio a colui, il quale dall'oscurità vuol penetrare nella luce.

Molti abbandonano il sentiero della scienza occulta poco tempo dopo esservi entrati, perché il progresso raggiunto non riesce loro immediatamente visibile.
E anche quando le prime esperienze superiori diventano percepibili per l’allievo, questi spesso le considera illusioni, perché sono completamente diverse dall'idea ch'egli sì è fatta di ciò che deve sperimentare.
Egli perde coraggio, o perché non attribuisce valore a quelle prime esperienze, o perché le giudica talmente insignificanti da non e credere che possano condurlo in tempo prevedibile a risultati importanti.

Ma il coraggio e la fiducia in sé stesso sono due fiaccole, che non si devono lasciar spegnere sulla via della scienza occulta.
Chi non sa risolversi a ripetere sempre di nuovo con pazienza un esercizio, che sembra esser fallito innumerevoli volte, non potrà arrivar lontano.

Oggi che di maestri spirituali, ce ne sono pochi, specialmente durante l'inizio del percorso del ricercatore, la facilità di abbandonare la via, per i motivi sopra descritti è molto alta.

L'utilità di un punto di incontro tra aspiranti ricercatori, secondo me potrebbe sopperire a questo momento iniziale, in cui le forze date dall'esercizio sono ancora deboli, e un aiuto animico nello stimolare il coraggio e la fiducia in sé stessi potrebbe essere quella piccola scintilla iniziale che accende il fuoco, ma poi certamente la legna da bruciare dovrà essere fornita dal ricercatore.

Un augurio a tutti, che questo spazio possa fungere a questo scopo.

Pierfrancesco
 
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view post Posted on 13/11/2013, 11:36
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Ciao lonblu,

sono contento di sentirti, ho visto che hai ripreso a scrivere sul tuo blog, dopo un anno di fermo.

Io credo che il 2013 sia stato un anno di disillusione e sconforto, almeno per me è stato così. Nel 2012 c'era un gran parlare di quell'avvento della nuova era spirituale, legato anche ad avvenimenti sul piano fisico di grande tragedia, ma poi alla fine non ci fu ne l'uno ne l'altro, almeno sul larga scala.

CITAZIONE (lonblu @ 12/11/2013, 22:12) 
Io faccio ancora molta fatica a trovare persone con cui discorrere i contenuti di antroposofia, ma non smetto certo di interessarmici per conto mio. Mi domando se un forum di antroposofia si possa paragonare a uno di quei siti di incontri sexy...

Effettivamente il paragone è lecito, il fatto è che poi le coppie virtuali ad un certo punto si incontrano nel piano fisico, mentre tra di noi ci si incontra sul piano animico. Anzi no, come posso incontrare il tuo corpo astrale se siamo in luoghi lontani? Ma invece si, infatti mi ricordo che il corpo fisico si estende nello spazio, quello eterico si rivela nei ritmi temporali, e quindi forse è possibile incontrare la parte più alta del corpo astrale degli uomini al di la del tempo e dello spazio, anche in questo forum.

Poi sapendo che il corpo astrale dovrebbe essere androgino, quando non corrotto dalle influenze illegittime del corpo eterico, qui c'è più speranza che nei siti di incontri sexy, per trovare l'anima gemella. Almeno il 50% in più! :P :D :lol:

Ancora un benvenuto

Pierfrancesco
 
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view post Posted on 24/11/2013, 14:11

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CITAZIONE (lonblu @ 12/11/2013, 22:12) 
Mi sembra che Antroforum era dedicato ai maestri Waldorf, ovvero ai professionisti dell'antroposofia.

ma no, caro lonblu, i professionisti dell'antroposofia non sono certo i poveri maestri Waldorf!
sono quelli che si mantengono con corsi seminari conferenze consulenze e prestazioni varie a spese degli antroposofi, soci o solo frequentatori occasionali dei gruppi
questi professionisti badano bene a non dire nulla che potrebbe urtare la suscettibilità di chi comanda nella Società, pena essere istantaneamente esclusi dalle sedi dei gruppi e perdere così gran parte del loro sostentamento
in questo senso, Pietro Archiati NON è un professionista dell'antroposofia (indipendentemente dai motivi, forse poco nobili, che lo hanno portato a scontrarsi con la Società) e non lo sono i coltivatori biodinamici (anche se producono i "grandi vini biodinamici")
ciao
- un grazie a Pierfrancesco

Edited by lorenzo s - 25/11/2013, 20:16
 
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