QUID EST VERITAS, sulle fazioni intestine degli antroposofi

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 5/9/2020, 16:11
Avatar

Member

Group:
Administrator
Posts:
238
Location:
Roma

Status:


Pubblico qui perché sul gruppo facebook La Bilancia di Michele - CasaSofia, dopo varie ore, ancora non viene approvato il seguente post.

queste mie osservazioni scaturiscono dalla serie di botta e risposta avvenute nei gruppi facebook La Bilancia di Michele - CasaSofia postati da Franco De Pascale, e diretti ai scritti e all'opera di Fabrizio Fiorini pubblicati nel gruppo facebook NR.Ottaviano.

Franco De Pascale:
VERITÀ SU RUDOLF STEINER E MASSIMO SCALIGERO CONTRO LE MENZOGNE SU DI LORO:

1. prima parte
2. seconda parte
4. terza parte
6. quarta parte
8. quinta parte
9. sesta parte
10.appendice sesta parte
Fabrizio Fiorini:
3. IN RISPOSTA AD ALCUNI CALUNNIOSI ED IMMOTIVATI ATTACCHI: I PUPAZZI DEGLI OSTACOLATORI
5. ULTERIORI CHIARIMENTI SUGLI ATTACCHI A N.R.OTTAVIANO E AD ALTRI AMICI: L'IRA DEGLI "ANTROPOCRATI"
7. PERCHE' NON SEMPRE È VERO CHE UN ALBERO SI GIUDICA DAI PROPRI FRUTTI

Premessa: Oggi non credo più alla catena maestro-discepolo. Non ho conosciuto nessun maestro, quindi la vita e coloro che mi stanno vicini sono l'unica fonte abilitata ad insegnarmi qualcosa. Cerco di non stare dalla parte di nessuno, né di Fiorini, né di De Pascale, ma cerco in tutti, quanto hanno da dire e ne prendo quello che considero buono (c'è sempre) e ne lascio il resto.

QUID EST VERITAS? dice Pilato a Gesù.

Si possono fare 2 ipotesi, o che lo stia prendendo in giro per il processo farsa che sta subendo dai giudei, oppure Pilato potrebbe intendere che la Verità è molto difficile da appurare.

Per Amore nei confronti della VERITA', Gesù avrebbe potuto (ne aveva le capacità) convincere Pilato che coloro che lo accusavano: i SOMMI SACERDOTI di quel tempo e gli ANZIANI, si trovavano nella MENZOGNA, infatti lo avevano portato per essere giustiziato in quanto malfattore:
CITAZIONE
(Gv 18,30) Gli risposero: «Se non fosse un malfattore, non te l'avremmo consegnato».

Gesù avrebbe potuto trovare un alleato in Pilato (che non voleva assolutamente giustiziarlo, ripetendo più volte che non trovava il lui nessuna colpa), e convincerlo delle menzogne e incongruenze di quanti lo accusavano. Gesù ama la Verità, ma decide di renderle testimonianza con il silenzio:
CITAZIONE
(Gv 18,37) Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici; io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce». Gli dice Pilato: «Che cos'è la verità?». E detto questo uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: «Io non trovo in lui nessuna colpa.

Secondo Giovanni, dopo aver detto "Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce", dice solo questa frase:
CITAZIONE
(Gv 19,9) ed entrato di nuovo nel pretorio disse a Gesù: «Di dove sei?». Ma Gesù non gli diede risposta. Gli disse allora Pilato: «Non mi parli? Non sai che ho il potere di metterti in libertà e il potere di metterti in croce?». Rispose Gesù: «Tu non avresti nessun potere su di me, se non ti fosse stato dato dall'alto. Per questo chi mi ha consegnato nelle tue mani ha una colpa più grande». Da quel momento Pilato cercava di liberarlo...

Quindi qui troviamo un Gesù che se visto per un certo verso, sembrerebbe non aiutare il popolo, non impegnandosi ad esempio in una conversazione costruttiva con quell'uomo di potere (Pilato) che averebbe avuto la forza di modificare la sorte di tutti (quella di Gesù salvandolo e quella dei sommi sacerdoti, ridimensionando la loro influenza sul popolo), e salvare quindi il popolo dalle menzogne di quelli, che qualche anno dopo avrebbero portato il popolo di Israele alla disfatta nel 70 d.C. con la distruzione del Tempio e la diaspora in tutto il mondo. Secondo il ragionamento di alcuni, potremmo vedere in questo atteggiamento di Gesù un lassismo, un mancato amore per la Verità, per il popolo.

Ma la testimonianza alla Verità, Gesù la da con il suo Sacrificio, non con le parole.

La Verità non può essere imposta, essa deve essere accettata liberamente, e tanto più la si accetta, quanto colui che la proclama non lo fa in modo aggressivo. L'atteggiamento iper-passivo di Gesù (agnello sacrificale), alla lunga è quello che ha dato nel tempo, più risultati.

Ecco perché il mio atteggiamento rispetto a coloro che vogliono salvare l'ortodossia antroposofica, con modi autoritari ad esempio anche con l'esclusione delle opinioni contrarie, appellandosi a salvatori del popolo, popolo che seguendo la menzogna si procurerebbe gravi patologie psichiche, non può che essere di dispiacere. Vi vedo un ritorno alla caccia alle streghe. Sono profondamente convinto che i domenicani dell'inquisizione (detti anche Domini-canes), fossero profondamente convinti di essere nel giusto, quando torturavano i posseduti da Satana.

Non dico che non si deve correggere quello che io penso sia un errore, certo che lo posso fare. Intanto non posso pensare che la mia, sia la verità assoluta. Foss'anche quella di una rivelazione del Cristo in persona. La presunta verità assoluta blocca il dialogo, blocca qualsiasi possibilità di comunicazione con l'altro. Sono molto perplesso quando sento che la mia verità (o di un gruppo) debba essere imposta per autorità (il direttivo della S.A., i continuatori della Tradizione, il papa, i più intimi discepoli) ed esclusi dai convegni (come si è anche sentito in alcuni commenti), tutti coloro che la pensano diversamente.

Ripensiamo alle conseguenze di questa frase:
CITAZIONE
(Gv 18,14) Caifa poi era quello che aveva consigliato ai Giudei: «È meglio che un uomo solo muoia per il popolo».

Secondo la morale dell'Individualismo Etico proposta da Steiner, il "popolo" non dovrebbe essere preso in considerazione in quanto entità astratta, sono i singoli che devono fare esperienza e produrre nuove idee secondo la propria fantasia morale. Si può utilizzare il popolo indifeso, bisognoso di una ortodossia, allo stesso modo con cui si utilizza strumentalmente la protezione degli immunodepressi, per imporre l'obbligo del vaccino.

Oggi non ci si può più basare sulle autorità! A cosa serve squalificare qualcuno nello specifico, se la gara a chi è il più autorevole non è più significativa in questo periodo dell'anima cosciente?

Non sulla specifica divulgazione degli esercizi fatta dal Fiorini doveva essere puntato il dito, quanto sul fatto della pretesa autorità spirituale di questo, direttamente da Scaligero. Questa è la convinzione da demolire, basta con le frasi del tipo: "me lo disse Scaligero prima di morire!". Non è più possibile continuare con questa tipologia di argomentazioni. Queste argomentazioni provengono comunque anche dal De Pascale, quindi anche lui prosecutore del vecchio concetto di autorità. E' questa la mia critica:

La Verità non può essere imposta per autorità, ma deve essere accettata individualmente. E questo è possibile in maniera proporzionale alla mancanza di aggressività.

Ciò che è buono e giusto oggi lo deve decidere solo l'individuo singolo, altrimenti non consideriamo quanto scrive Steiner in:
CITAZIONE
Filosofia della Libertà (Cap.12 La Fantasia Morale)
Ma non possiamo misurare il nuovo sull'antico? Non sarà ogni uomo costretto a giudicare la produzione della sua fantasia morale alla stregua delle dottrine etiche tradizionali? Per ciò che deve manifestarsi come moralmente produttivo, il far questo sarebbe altrettanto assurdo come il voler misurare una nuova forma naturale sulle antiche, e dire che i rettili sono una forma illegittima (degenerata) perché non coincidono con i protoamnioti. L'individualismo etico non solo non è dunque in contrasto con una bene intesa teoria dell'evoluzione, ma segue direttamente da essa. L'albero genealogico di Haeckel, che dai protozoi risale fino all'uomo considerato come essere organico, dovrebbe potersi seguire, senza violare le leggi naturali e senza infrangere l'unità dell'evoluzione, fino all'individuo, considerato come essere morale in senso determinato. In nessun caso, però, potrebbe dall'Essere di una specie antica derivarsi l'Essere di una specie seguente. Ma mentre è vero che le idee morali dell'individuo sono derivate percettivamente da quelle dei suoi antenati, d'altra parte è pur vero che l'individuo è moralmente improduttivo se non possiede idee morali proprie.
[...]
Come il monismo non può valersi di alcun pensiero creativo soprannaturale per spiegare la vita organica, così gli è pure impossibile di dedurre l'ordinamento morale del mondo da cause che non risiedono dentro il mondo. Non può spiegare esaurientemente la natura morale di un atto volitivo, né ammettendo un'azione soprannaturale continuativa sulla vita morale (un governo divino del mondo dal di fuori), né una speciale rivelazione temporanea (imposizione dei dieci comandamenti), né la manifestazione di Dio sulla terra (Cristo). Tutto ciò che per queste vie accade all'uomo e nell'uomo, acquista valore morale solo quando, con l'esperienza umana, l'individuo lo abbia fatto proprio. I processi etici per il monismo sono prodotti del mondo, come tutto ciò che esiste, e le loro cause devono ricercarsi nel mondo, cioè nell'uomo, poiché l'uomo è il veicolo della moralità.

Quindi ritengo "moralmente auspicabile" che un individuo (es. il Fiorini) possa produrre degli "esercizi" diversi da quelli della tradizione (Scaligero/Steiner) e più rispondenti alla sua nuova situazione esterna e interna. Mentre non ritengo "moralmente produttivo" il fatto di evocare una autorevolezza datagli "dall'alto" (ovvero dal fatto che era come un figlio per Scaligero, o nel caso del De Pascale, dal fatto che in colloqui privati Scaligero abbia dato ad un piccolo gruppo specifiche direttive).

Poi riguardo a coloro che decideranno di seguire le loro indicazioni, io posso dire cosa penso dell'uno o dell'altro, ma non posso avocarmi il compito di "proteggere gli sprovveduti", devo considerare gli uomini come individui capaci di discernere. Fidiamoci dell'uomo! Bellia diceva, io mi fido solo dell'uomo!

Da parte mia leggendo il seguente post di Fiorini:
www.facebook.com/NR.Ottaviano/posts/2756271241277358
lo trovo rispondente agli insegnamenti della Scienza dello Spirito, non ho trovato la fase propedeutica di rilassamento descritta dal De Pascale, forse si troverà da qualche altra parte, ma comunque non credo assolutamente che fare i 6 esercizi complementari nella loro totalità, possa nuocere gravemente alla salute psico-fisica, mentre sono propenso a pensare che l'esecuzione unilaterale solo di alcuni di questi, possa produrre degli squilibri.

D'altro canto ho apprezzato in passato alcuni studi del De Pascale (Hugo de Paganis in Ecoantroposophia), che decurtati di quell'atteggiamento aggressivo che ha nel dire le cose (e certe volte è molto difficile), danno molti spunti di riflessione.

Un saluto Pierfrancesco



Un altro articolo che commenta questa situazione di conflitti interni e che mi trova d'accordo con quanto c'è scritto, lo ha pubblicato Piero Cammerinesi:

Pensare, sentire, volere

L'articolo che Piero ripubblica in questi giorni sempre su facebook, in realtà e del maggio 2013, ma i contenuti sono sempre molto attuali.

P.

Edited by Pierfrancesco:-) - 7/9/2020, 19:00
 
Web  Top
view post Posted on 8/9/2020, 22:14
Avatar

Member

Group:
Administrator
Posts:
238
Location:
Roma

Status:


Ce n'è voluta, ma alla fine il post è stato pubblicato

su facebook

:rolleyes:
 
Web  Top
view post Posted on 4/8/2021, 12:03

Member

Group:
Member
Posts:
242

Status:


Ciao Perfrancesco, purtroppo leggo solo ora. Non so come sia stato accolto il tuo contribuo perché non posso più accedere al gruppo, spero bene, come merita.
 
Top
2 replies since 5/9/2020, 16:01   406 views
  Share