| Ciao, volevo aggiungere a quanto Mittel ha ben richiamato che si deve fare attenzione che quando si parla di anima siamo nell'ambito del corpo. Che si reincarna è lo spirito, l'IO e in funzione del personale grado di evoluzione l'IO partecipa o meno alla programmazione delle esperienze che serviranno, per necessità, alla vita successiva. Il karma in fin dei conti non è altro che questo, necessità a cui dobbiamo assolvere per un fine ultimo, la presa di coscienza dell'IO. L'interruzione di gravidanza non la vedrei da quel punto di vista, cioè da quello di una mancata occasione per un IO di lavorare, lo stesso guadagno, lo fa probabilmente nella scelta di quel corpo che probabilmente non sarebbe venuto al mondo. Le forze ostacolartici piuttosto sono da cercare nel pensiero di chi opera l'aborto, di chi lo cerca, di chi lo vuole. Parimenti il suicidio nasce da una corporeità che ha gia sin dalla nascita la strada segnata per arrivare alla fine ad una spinta che la porta a pensieri e conseguente coscienza che hanno portato a quel gesto, poi spettava all' IO aver la forza di vincere quel carattere o meno. più gli atti sono estremi più dietro ci stava un IO forte talmente che avrebbe potuto vincere la spinta a quei pensieri e conseguenti atti, che ne avrebbe avuto le potenzialità per farlo, poi... con il karma che si è creato, rimedierà nella vita/e successive quella omissione, e, in questo caso, non sarà certo il suo IO da solo che pianificherà la vita successiva. le forze ostacolartici non stanno solamente negli atti eclatanti ma ne siamo formati e zeppi e ogni pensiero che nasce in prima battuta è frutto loro, anche il più banale. Spetta poi all'IO prendere le redini e capire che non è vero! che la realtà è diversa dalle nostre aspettative, ed adeguarsi ad essa, non pretendere che il mondo segua i nostri desideri, ma metterci noi al servizio del mondo per i suoi principi e le sue regole non dettarle noi per la realizzazione dei nostri desideri e pretendere che tutto segua questo capriccio.
|