Ferragosto, alluminio bario e la coscienza umana, sulle scie chimiche

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Pierfrancesco:-)
view post Posted on 1/2/2016, 23:15 by: Pierfrancesco:-)
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Sono molto contento di sapere che anche altri abbiano pensato a tali questioni. Grazie Consuelo della competente risposta.

Certo sembra che sono ancora tante le domande senza risposta, che gli spiriti delle tenebre stiano vincendo la partita, ma stasera, leggendo il capitoletto Atarassia animica del Manuale pratico della meditazione di Scaligero, mi è stato fatto notare che tutto il male del mondo contemporaneo è oggi così forte, perché c'è oggi una forza che ci viene elargita dal mondo spirituale, come mai in passato, ma viene deviata dagli ostacolatori. Questa forza pervertita, si trasforma in male.

Atarassia animica.
CITAZIONE
E’ l’esperienza che consegue a quella della calma assoluta: è la possibilità di contemplare, senza residui sentimenti di condanna o di avversione, il male del mondo: di rispondere con la pura relazione della conoscenza e della donazione di sé: la premessa della Iniziazione. E l’immobilità metafisica da cui scaturisce il massimo della forza del corpo astrale.
...
Essa realizza lo zero del vincolo del corpo astrale al sensibile: in effetto ridesta nel corpo astrale la sua natura originaria. Se si tiene conto che questo suo vincolo è ciò che lo rende distruttivo nei confronti del corpo fisico ed eterico e delle correnti superiori dell’Io, si può comprendere come l’annientamento del vincolo mediato dal silenzio mentale, sia il principio della Magia Solare.
...
Ciò che veramente manca all’uomo non è la forza dell’Io, della quale sovrabbonda nelle forme dell’ego: gli manca invero il rapporto dell’Io con il corpo astrale, o dell’anima originaria, nella quale è ciecamente immerso, sì da usarla come corpo di brama, essendone però sempre travolto: in realtà venendo esso, come Io, usato dal corpo astrale: la cui reale natura è divina.
...
In particolare, l’esercizio della Rosacroce apre il varco all’esperienza dell’astrale divino, o dell’intimo tessuto dell’anima, ignoto alla normale coscienza.
In realtà l’uomo reca in sé il Regno dei Cieli, ma lo ignora: egli non manca dell’impulso centrale dell’Io, bensì dell’esperienza cruciale dell’Io nell’anima: manca della esperienza della «Vergine», o della Iside Sophia, epperò della reale natura, androginica, dell’anima. La pura forza veicolatrice dell’Io si corrompe normalmente come coscienza dialettica.

Abbiamo un esercizio potentissimo, dobbiamo utilizzarlo.
 
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8 replies since 5/8/2015, 17:14   681 views
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