Ferragosto, alluminio bario e la coscienza umana, sulle scie chimiche

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Pierfrancesco:-)
view post Posted on 5/8/2015, 17:14 by: Pierfrancesco:-)
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Sentendo l'intervista a Luigina Marchese in cui lei accenna nel finale alla motivazione ultima delle scie chimiche, ovvero che queste vengano somministrate nell'atmosfera terrestre per obnubilare la coscienza degli uomini, mi è rivenuta alla mente la comunicazione di Steiner riguardo al Ferragosto, che riporto in una citazione del seguente scritto di Mauro Vaccari:

CITAZIONE
L'Anima del Mondo - Eventi cosmici e divenire umano all'equinozio d'autunno. Conferenza di Mauro Vaccani
L’autunno è, dunque, la stagione dell’inizio dell’inspirazione e il suo moto fondamentale è quello da fuori a dentro, dall’alto verso il basso. Dal punto di vista spirituale l’autunno inizia qualche settimana prima rispetto all’equinozio. Direi che il suo avvio cosmico è la pioggia di meteoriti delle Perseidi, più comunemente nota come “stelle cadenti di San Lorenzo”, verso la metà di agosto. Questo grandioso fenomeno ripete, o meglio rinnova annualmente il risultato della lotta di San Michele col drago narrata nel capitolo 12 dell’Apocalisse. Vi voglio leggere un bellissimo (anche se difficile) pensiero di Steiner che illustra questo fenomeno:

“...quando appunto nel culminare dell’estate, da una certa costellazione cadono le meteoriti in grandiosi stormi, quando cade sulla terra il ferro cosmico meteoritico, in esso dimora una forza risanatrice potentissima, in esso è contenuta l’arma degli dei contro Arimane, che vuole avvincere nelle sue spire di drago gli uomini luminosi. La forza che cade sulla terra coi meteoriti, col ferro meteoritico, è forza cosmica con cui gli esseri spirituali superiori cercano di vincere le potenze arimaniche, quando avanza l’autunno. Quello che così si svolge nello spazio con grandezza maestosa fuori nell’universo, quando in agosto gli stormi delle stelle cadenti piovono rilucenti in mezzo alle irradiazioni degli uomini nella luce astrale, quello che in modo tanto grandioso si svolge nello spazio ha la sua tenue controimmagine (in apparenza piccola, ma solo spazialmente piccola) in ciò che avviene nel sangue umano. Il sangue umano viene pervaso, irradiato in ogni sua parte dal ferro che, combattendo la paura, il terrore e l’odio, in esso si inserisce, invero non nel modo materiale che pensa la scienza odierna, ma sotto l’impulso di forze animico-spirituali (Il corso dell’anno in quattro immaginazioni cosmiche, p. 15).

Poiché io non conosco se non molto superficialmente la letteratura su tale questione, e quindi volendo ammettere per ipotesi la veridicità della teoria per cui in tali scie fossero presenti polveri di metalli pesanti, come alluminio e bario, volevo chiedere a qualcuno di voi (qualora aveste conoscenze omeopatiche), quali effetti tali metalli produrrebbero nel sangue umano.

Nel frattempo riporto quello che ho trovato in internet riguardo al rimedio omeopatico chiamato
Aluminia:
CITAZIONE
rimediomeopatici.com
Il soggetto che necessita di Alumina è disidratato, esile, triste ed imbronciato, ipocondrico, apprensivo, lamentoso e brontolone, disattento al punto da commettere errori quando parla. E’ indeciso, si spaventa facilmente, ha umore mutevole, ha la fobia dei coltelli e del sangue. Il suo sonno è disturbato, agitato, per cui non si sveglia riposato.

e Baryta carbonica
CITAZIONE
rimediomeopatici.com
E’ il rimedio del puerilismo e del ritardo mentale, sia che il soggetto sia un bambino, un adulto, o un anziano. E’ un duro di comprendonio, ha un’espressione stupida, è lento a capire, a ricordare, a muoversi, è preciso e metodico nel fare le cose. Gli indurimenti si manifestano non solo a livello mentale, ma anche sul piano fisico.

Da una superficiale visione di queste caratteristiche, sembrerebbe che al contrario di quanto dice la Marchese, qualora tali sostanze fossero somministrate sull'atmosfera in quantità omeopatiche, avrebbero un effetto di risvegliamento dal torpore di una coscienza addormentata.

Qualora invece tali sostanze fossero elargite in quantità non omeopatiche, diventerebbero veleni che invece provocano quello che in diluizione andrebbero a guarire.

Voi che ne pensate?

Un saluto di mezza estate, Pierfrancesco
 
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