mitteleuropeo |
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| Buon Natale innanzi tutto. Poi... il concetto di "ex opere operato" va capito meglio. Esso vuol dire che la forza effettiva di una dteerminata influenza spirituale è presente nel rito in questione, massonico (quando va bene... ma non è questo il luogo per disputare di ritualità muratorie...)) o cattolico (Eucarestia) che sia. Ma un conto è l'influenza in sè e tutt'altro discorso la capacità del soggetto a svilupparne i connotati..altrimenti besterebbe fare la Comunione e...tutti santi!. In altre parole , certi riti non sono vuoti , ma il contenuto(che, sia detto per inciso puo' viceversa manifestarsi nel suo OPPOSTO, se il soggetto è particolarmente "perturbato") va vissuto coscientemente,caso invero raro. E poi...con buona pace di Tomberg e dei cattolicismi associati al suo nome c,aro alla SJ (se non erro il suo prefatore Balthazar apparteneva a tale sodalizio e non alle "Pie Dame di San Vincenzo"...) esiste , a lato dell'Antroposofia, la ritualità della Christengemainschaft, ma anche qui vale cio' che si è detto prima. Riti,culti,cerimonie...valgono assai poco se il Soggetto non si comincioa a svegliare!! Unica eccezione vera, il Rito del Battesimo, in quanto il percettore, bimbo neonato o giu' di lì, vive nell'immediatezza delle "Forze dei Tre Anni",vedi lo scritto "La Direzione Spirituale dell'Uomo e dell'Umanità".... E chi segue Steiner ed i suoi migliori continuatori ha altre armi, "non formalmente rituali" a disposizione.......
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